Ne hanno parlato questa mattina il sindaco del capoluogo teatino Umberto Di Primio, il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio e Fabrizio Magani neo direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici d’Abruzzo.
“Appena sono entrato in Comune – ha spiegato il primo cittadino – sono entrato in contatto con la sovraintendenza con la quale penso si debba avere un buon rapporto. Questo protocollo lo sottoscriviamo anche con la Provincia e speriamo che possa aprire una strada nuova. Le nostre risorse archeologiche spero che possano costituire una grossa attrazione turistica. Queste risorse vanno valorizzate con una buona attività di promozione e lasciarle a disposizione il più possibile per la fruizione. Attraverso un accordo di programma, abbiamo intenzione di rendere questo patrimonio autonomo sotto il profilo economico e che ci sia una regia scientifica. La cultura va promossa, ma va soprattuttto sedimentata negli anni per rispettarla. La nostra promozione culturale penso che valga moltissimo visto il patrimonio della nostra città. Dobbiamo fare in modo che queste eccellenze siano conservate nel modo più corretto possibile”.
Oltre che per la città di Chieti, questo accordo è importante anche per la provincia teatina, infatti il protocollo è stato siglato anche con la Provincia. “Noi abiamo sottoscritto questo protocollo d’intesa – ha dichiarato Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti – visto il valore culturale che c’è in questa città. Inoltre si cerca di valorizzare quelle iniziative che altrimenti non sarebbero inserite in un progetto più ampio. Questo è l’inizio di una inversione di tendenza nella gestione di questo patrimonio”.
Per quanto riguarda la sovraintendenza, l’accordo è stato portato avanti dalla direttrice uscente Anna Maria Reggiani, all’incontro era presente il neo direttore Fabrizio Magani che ha affermato: “Chi mi ha preceduto, per questo protocollo ha provveduto a tutti i particolari. Ho lavorato in altre regioni e leggendo questo documento, mi sono sentito in famiglia. Questo documento parla anche di cifre ed è di grande trasparenza. Mi auguro che questo incontro non sia tra tre debolezze, ma sia un punto di forza. Il mio auspicio è di incontrare dei partner istituzionali per allargare il quadro. Non vorrei avvicinarmi ad un privato solamente per sottrargli dei soldi. Speriamo di produrre un documento che sia di valore operativo. Ho chiesto a chi lavora con me una proposta pratica entro un mese. Cercheremo di aprire di più al pubblico, anche se solo ad esempio per una proroga di un’ora ci vorrebbe un grosso impegno organizzativo”.
Francesco Rapino