Pescara. In Strada Cavallaro e via Colle Marino a Pescara Colli, ogni mattina automobilisti e pedoni si trovano costretti a fare i conti con un’emergenza traffico al di là dei limiti. A denunciare la situazione di transizione è nuovamente il consigliere comunale del Pd, Antonio Blasioli. “Un ingorgo che non ha trovato soluzione se non il proseguire in maniera selvaggia e contro le norme del Codice della Strada”, questa l’accusa di Blasioli.
Si, perché in quelle due strade, a due passi dal centro cittadino, punti viari fondamentali, utilizzate come valvola di sfogo soprattutto dai tanti genitori costretti a fare i conti con il traffico mattutino dettato dal vicino Liceo Scientifico Da Vinci, la situazione sarebbe rimasta invariata agli interventi messi in atto dalla precedente amministrazione di centro sinistra, dunque uno stallo che durerebbe da oltre un anno e mezzo.
“Proprio per venire incontro al traffico mattutino, ai genitori che portano gli alunni nelle vicine scuole e al fine di garantire la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti, nel 2008 la passata amministrazione aveva presentato un progetto di istituzione di un senso unico. Fondamentale la presenza nel tratto di alcune vie che presenterebbero delle strettoie di 406 cm, che dunque non consentirebbero il doppio senso di circolazione stradale”, dice Blasioli.
E proprio per la messa a regime dell’area l’amministrazione aveva stanziato addirittura dei fondi serviti ad asfaltare definitivamente Via Canonico, per poi passare alla realizzazione di un grande anello a senso unico, un assetto viario che avrebbe permesso di rientrare nella norma per quel che concerne le misure, oltre a permettere la realizzazione dei marciapiedi tra Via Colle Marino e Via Colle di Mezzo. A cose quasi fatte però, il cambio di marcia che ha spodestato il centro sinistra, decretando la vittoria della fazione opposta, avrebbe anche accantonato la situazione.
“Oggi la situazione è sempre più drammatica, – denuncia Blasioli – come testimoniano le immagini dei cittadini che hanno misurato l’ampiezza della strada, pari a 406 cm. in un tratto in cui la circolazione si svolge a doppio senso, con grave pericolo per le autovetture che provengono dagli opposti sensi di marcia su strade dove sarebbe necessaria una dimensione minima di m. 7”.
E proprio Blasioli, lo scorso 22 settembre, con una diffida indirizzata a Sindaco e Assessore alla Mobilità, ma anche a Ufficio Strade e al Comandante della Polizia Municipale, aveva riacceso i riflettori sulla questione ribadendo l’emergenza e la necessità di intervenire. Nessuna risposta, tanto da lasciare quel progetto, ormai pronto, chiuso nel cassetto del dimenticatoio. E ora Blasioli si chiede: “Chi risponderà di eventuali danni ai pedoni?”.
Monica Coletti