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Vasto, Lapenna sul dragaggio del Porto

Vasto. “In questi giorni si è lanciato un allarme sul rischio di depositi di sedimenti portuali, legati al progetto di dragaggio del porto di Vasto, al largo di Punta Penna”.

 Così in una nota il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, che aggiunge: “La notizia ha creato un giustificato allarmismo tra i cittadini, pertanto, l’Amministrazione Comunale ha verificato immediatamente il progetto nel dettaglio e controllato se vi fossero incongruenze nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema marino. Dopo le tante battaglie ambientali relative alle trivellazioni in Adriatico, non di certo abbassiamo la guardia davanti ad altre questioni che riguardano la tutela del mare. Però è altrettanto importante sapere prima di cosa stiamo parlando. I sedimenti per i quali si prevede, con il progetto in questione, il dragaggio nella zona di avamporto, sono risultati idonei dal punto di vista ambientale, in base alle analisi eseguite dall’ARTA. Per una piccola area marginale dell’avamporto il progetto prevede, cautelativamente, un trattamento speciale preventivo, sebbene la classificazione sia anche in questo caso risultata idonea. Il Progetto di dragaggio del porto, sino alla sua fase di approvazione, è stato revisionato diverse volte dall’ARAP, proprio per garantire il rispetto della normativa vigente e dell’ambiente e in considerazione delle informazioni ottenute dalla caratterizzazione ambientale di dettaglio eseguita all’interno dell’intero bacino portuale per l’individuazione della natura dei sedimenti. Tuttavia, il progetto non è ancora nella sua fase esecutiva. E’ stata infatti attivata, con la massima attenzione, la procedura di Verifica di assoggettabilità a VIA per la quale il Comitato VIA deve ancora pronunciarsi e la Valutazione di Incidenza Ambientale per la riserva di Punta Aderci. Le aree in cui è previsto il ripascimento, sul litorale di Casalbordino, individuato dalla Regione Abruzzo e già analizzate in passato così come il sito al largo ad oltre tre miglia marittime dalla costa, già autorizzato dal Ministero per il precedente dragaggio, verranno comunque, preventivamente, analizzate dall’ARTA per accertarne all’attualità la compatibilità”.

 “In nessun caso – conclude Lapenna – verranno movimentati sedimenti contaminati, ma solo sedimenti idonei dettagliatamente analizzati, previo ottenimento di tutti i necessari pareri con la massima priorità alla tutela del nostro mare e del nostro ambiente. Tanto mi premeva precisare, fermo restando che nelle verifiche ambientali in corso, tutti i contributi saranno presi in considerazione, e che da sempre gli studi ambientali, anche sul progetto in questione, sono stati sempre pubblici”.