“E’ sicuramente vero”, spiegano Testa e Lattanzio, “che gli uffici non sono ancora in grado di rispettare puntualmente i termini fissati dalla legge e ciò è dovuto a una carenza di personale che con il passare degli anni è aumentata sempre più, ma ci siamo attivati per raggiungere l’obiettivo indicato dalla normativa sui tempi”. Due le soluzioni adottate: “Abbiamo reclutato, su indicazione dell’Ordine professionale, degli ingegneri specializzati nel campo strutturale, ai quali abbiamo affidato l’istruttoria di una parte delle pratiche sismiche e poi abbiamo avviato la procedura per l’informatizzazione dei Servizi Sismico e Idrografico che sarà seguita dall’Eucentre (European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering) dell’Università di Pavia. Questa procedura, che entrerà a regime nel primo semestre del 2011, consentirà ai professionisti di inviare e ricevere elettronicamente le pratiche”, illustrano i due.
L’attuale situazione dell’ex Genio Civile, stando ai dati forniti dagli stessi Testa e Lattanzio, non è comunque delle più scorrevoli: nell’ultimo periodo analizzato, dal 7 giugno al 29 novembre, sono state presentate 880 pratiche (una media mensile di 160) e la previsione al 31 dicembre è di 2.000 pratiche. “Quelle relative alle zone più pericolose sono la quota maggiore ed è anche per questo che i tempi di istruttoria si allungano”, concludono.
Daniele Galli