Pescara. E’ subito polemica per la rinnovata questione dei parcheggi estivi lungo la Strada Parco:
i comitati cittadini hanno infatti espresso il loro dissenso all’iniziativa del vice sindaco, Enzo Del Vecchio, di destinare parte della Strada Parco ai parcheggi durante tutti i week end estivi e nei periodi di maggior affluenza nel mese di agosto.
“Si tratta di un passo indietro rispetto alla posizione storica del partito di maggioranza relativa, da sempre contrario all’utilizzo della Strada Parco con finalità di parcheggio”, hanno commentato i coordinatori dei comitati cittadini Maurizio Biondi (Comitato Utenti Strada Parco); Antonella Ciancaglini (Comitato Ventimilametricubi); Antonella De Cecco (Comitato ‘Oltre il Gazebo’); Laura Di Russo (Fiab Pescarabici).
Il motivo della decisione del Comune è che gli attuali parcheggi sarebbero insufficienti a far fronte all’affluenza estiva:
“Il Comune si trova nell’impossibilità di fare fronte sia alla normale richiesta di posti auto, a causa dell’indisponibilità delle aree concesse in passato per la non utilizzazione dello spazio delle Naiadi, sia all’ipotesi di usufruire di ulteriori aree demaniali, perché non si è ancora definito il trasferimento completo delle aree”, ha comunicato Del Vecchio, la cui proposta ottiene invece il plauso del Sib/Confcommercio di Pescara, che con una nota stampa esprime “pieno sostegno alla proposta del vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, inerente il ripristino dei parcheggi sulla strada parco per la stagione estiva, sulla falsariga di quanto già sperimentato con successo in alcuni anni passati”.
Il presidente del SIB/Confcommercio Pescara, Riccardo Padovano, considera la soluzione dei parcheggi sulla Strada Parco “una proposta vincente, che la nostra associazione ha sempre portato avanti nei confronti del Comune di Pescara nella convinzione che, in attesa di definire la destinazione della Strada Parco, la stessa debba essere utilizzata in estate per aumentare i parcheggi al servizio dell’utenza familiare”.
“Crediamo che nella fase di apertura di una stagione estiva iniziata con tante problematiche questo sia un segnale forte da parte dell’Amministrazione Comunale di vicinanza al settore turistico finalizzato a far tornare la gente a frequentare i nostri lidi e la nostra città”
“Proprio per venire incontro alle famiglie, che saranno le prioritarie destinatarie del provvedimento, proporremo al Comune di Pescara che la tariffa del parcheggio segua dinamiche medesime a quelle della lunga sosta nell’Area di Risulta e che venga definita in due euro e cinquanta per l’intera giornata e in un euro e cinquanta per la mezza giornata.”
Sull’indisponibilità di parcheggi estivi, i comitati avanzano una proposta alternativa:
“La soluzione da praticare, in linea con le scelte adottate dalle città più evolute, e’ quella di istituire un servizio di navetta tra le aree di risulta e i lungomare Nord e Sud, utilizzando allo scopo un veicolo elettrico dotato di batterie di ultima generazione a inquinamento zero. Soluzione, che dovrà essere resa praticabile già dal prossimo anno”.
E aggiungono “Non è più rinviabile l’opera di riqualificazione della Strada Parco, deturpata dai lavori inutili e irregolari della fallita filovia Pescara – Montesilvano, onde consentirne il rafforzamento della infungibile funzione sociale che la stessa ha assunto da circa un ventennio, insieme al suo definitivo inserimento nelle rete interconnessa di piste ciclabili da istituire in conformità ai disegni dell’Amministrazione, di cui al programmato piano urbano della mobilità sostenibile”.
“Riportare le auto su una parte della Strada Parco, peraltro evocando i motivi di urgenza per un problema antico irrisolto, non e’ una scelta illuminata e finirà inevitabilmente per peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo”.
“Una scelta temporanea e condivisa con le associazioni”, ha sottolineato Del Vecchio.
“Un’eventualità che abbiamo subito condiviso con le associazioni a tutela dell’ex tracciato, che hanno preso atto dell’emergenza e alle quali abbiamo chiarito che tale utilizzo non cambia l’idea che l’Amministrazione ha di utilizzo sostenibile di quelle aree, ma che si tratta di una scelta temporanea e dettata solo dall’urgenza di affrontare un problema di mobilità che può causare disagi alla cittadinanza e ai turisti”.