“Considerata l’imminente soppressione degli Ambiti Territoriali Ottimali”, spiega in una nota il capogruppo Pd, Antonello Linari, “e il fatto che in Consiglio Regionale sia stato già avviato l’iter di approvazione di una legge in materia di gestione del servizio idrico integrato nel territorio regionale che dovrà, in primo luogo, attribuire ad un soggetto istituzionale i compiti di programmazione finora svolti dagli ATO, siamo convinti che la Provincia sia l’ente che meglio di tutti possa svolgere tale servizio”.
Nell’ordine del giorno presentato si propongono, al Consiglio Regionale nuove norma da inserire nella nuova legge sul servizio idrico integrato, affinché queste: individuino quattro Ambiti territoriali, corrispondenti ai confini amministrativi delle Province abruzzesi; attribuiscano le attuali funzioni degli ATO alle Province, chiamandole ad esercitarle nell’alveo delle norme ordinamentali del Decreto Legislativo 267/2000 e della potestà statutaria di ciascuna Provincia; istituiscano su base provinciale, salvaguardando la rappresentanza dei Comuni di minori dimensioni, una Conferenza dei Sindaci che sia convocata e presieduta dal Presidente della Provincia e che eserciti funzioni consultive e di proposta sulle attività di programmazione, ivi compresa l’espressione di pareri obbligatori su atti fondamentali l’adozione e la modifica del Piano d’ambito, la determinazione delle tariffe, i provvedimenti di affidamento della gestione del servizio ai sensi delle vigenti leggi in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica.
“Il ruolo dei Comuni dovrà essere dominante. La gestione dell’acqua, come è stata condotta fino ad oggi, ha provocato troppi danni alla nostra regione e siamo convinti, quindi, che occorra un cambiamento di rotta, manager più capaci e attenti a salvaguardare un bene così prezioso per tutti i cittadini. In questa fase di progettazione, il Partito Democratico ha lavorato compatto, sia a livello regionale che provinciale. La stessa proposta, infatti, sarà presentata anche a Chieti, L’Aquila e Teramo”, conclude Linari.
Daniele Galli