Chieti. Nella recente enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” – la prima interamente dedicata all’ambiente – viene introdotto il principio che inverte il rapporto tra uomo e natura, considerando il primo, l’essere umano, non più al centro e misura di tutte le cose, ma più semplicemente una parte dell’ambiente che nell’enciclica viene indicato come: Creato. In questo modo viene proposta una rivoluzione epocale relativamente al rapporto uomo-natura e al “ruolo” che tutti siamo tenuti a svolgere nell’ambito del Creato.
La lettera papale -che atto dell’esistenza di un largo consenso scientifico che indica che siamo in presenza di un preoccupante riscaldamento del sistema climatico, dovuto per la maggior parte alla grande concentrazione di gas serra – sarà è il file rouge dell’incontro-dibattito “il Dialogo sull’Ambiente – la trasparenza nei processi decisionali” promossa dall’Arcidiocesi Chieti-Vasto, che si terrà il 27 maggio a Chieti, nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere dell’Università D’Annunzio, con inizio alle 18.00.
Su queste delicate tematiche, che sono state affrontate da tutti i paesi della Terra in occasione dell’ultima conferenza mondiale sul Clima (Cop 21) che si è tenuta a Parigi nel dicembre scorso, terranno una conversazione l’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte, il sottosegretario con delega all’ambiente Mario Mazzocca e Carmine Terrenzio, dell’Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali.