Francavilla al Mare. Venerdì 20 maggio,alle ore 19, presso l’Hotel Mare Blu situato in Viale Alcione 159, il Movimento 5 stelle di Francavilla al Mare presenta l’incontro pubblico “Soccorso Anti equitalia”.
Interverranno i deputati Carlo Sibilia, Daniele Del Grosso e Gianluca Vacca, nonche’ i consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari oltre al candidato sindaco Livio sarchese.
Tra le linee guida del Programma dei Cittadini che il gruppo di Francavilla al Mare ha promosso, c’e’ la chiara volonta’ dell’immediata istituzione di uno sportello SOS Equitalia, punto di ascolto e consulenza professionale, al fine di verificare la legittimita’ e la correttezza delle cartelle esattoriali emesse.
“Abolire Equitalia è una delle prerogative del Movimento Cinque Stelle ”, lo ha riconfermato il portavoce Carlo Sibilia sul palco di Imola alla seconda edizione dell’evento Italia a 5 Stelle. “Equitalia è un mostro che tecnicamente ha fallito il suo compito, da 800 miliardi che doveva riscuotere in 14 anni è riuscito a riscuoterne soltanto l’8%. E’ strozzinaggio legalizzato quando chiedi ai cittadini di pagare il 30% di interesse, e non solo, il 4% di interessi per il ritardo, l’8% per l’aggio, il 5,14 di mora e ancora…4,5% per gli interessi di rateizzo … questa è mafia di stato”.
Equitalia è diventata col tempo uno strumento usato per vessare e terrorizzare i cittadini che già vittime della crisi, si sentono umiliati, in quanto “evasori”, anche solo per qualche multa non pagata.
Tra i venti punti del programma del Movimento Cinque Stelle è incluso anche quello di sopprimerla con riassorbimento del personale presso l’Agenzia delle Entrate. Infatti essa è stata la prima proposta di legge (n°2299) dei penta stellati alla camera, con prima firma di Azzurra Cancellieri. Erano quattro articoli nei quali erano elencate le motivazioni in base alle quali si considerava “doveroso” sopprimere Equitalia e assegnarne le funzioni all’Agenzia delle Entrate. In più essi rendevano impignorabile la prima casa. La legge fu bocciata. Non ci fu neppure il rispetto istituzionale della discussione in aula, neppure un dibattito democratico. Niente di tutto ciò. Fu semplicemente proposto un emendamento di una riga che recitava: “Soppressione degli articoli 1, 2, 3 e 4”. Votazione e legge bocciata.
I Punti d’Ascolto Civico Antiequitalia nascono sulla scia di una lodevole iniziativa partita dagli attivisti e cittadini di Cagliari, in relazione alle tante cartelle vessatorie. In un solo mese di attività i volontari sardi hanno trattato cartelle per 3,5 milioni di euro che Equitalia chiedeva ai cittadini. Sono riusciti ad ottenere sgravi fiscali per 411.000 euro, a trovare pagamenti non dovuti per 25.000 euro e sanzioni decadute per un totale di 26.000 euro.
Questo, anche grazie allo strumento dell’autotutela, concesso dalla legge finanziaria del 2012 al comma 538 lettera F che dava l’opportunità ai cittadini di fare ricorso contro le richieste sbagliate e illegittime di Equitalia, al costo di una raccomandata. Il ricorso in autotutela sospendeva la riscossione e lasciava 220 giorni a Equitalia per esaminare ogni singola pratica. Se alla scadenza del termine non vi era risposta, il debito veniva cancellato. Invece, il governo Renzi, con il decreto legislativo 185/2015, approvato il 20 ottobre, solo due giorni dopo l’annuncio dal palco di Italia5stelle dell’apertura di 9 punti di soccorso AntiEquitalia, sul modello di Cagliari, ha cancellato l’autotutela. Il decreto legislativo cancella la possibilità di contestare uno sbaglio di Equitalia con il semplice meccanismo dell’autotutela attraverso una raccomandata , più potere ad Equitalia insomma e meno ai cittadini, sempre più indifesi”.
La crisi economica ha ridotto gli italiani ad andare avanti a stenti e non è possibile consentire che la leggerezza di un funzionario o lo stratagemma di un ente, possa minacciare e intaccare la psicologia di un cittadino, e condurlo a soluzioni estreme. Invitiamo la cittadinanza ad intervenire e a offrire il proprio personale contributo sulla base di reali testimonianze.