Rapporto” l’Italia che c’è”: Pescara in testa

luigi_albore_mascia2Pescara. Sviluppo delle infrastrutture di connessione territoriale, ossia porti, aeroporti e linee ferroviarie, investimenti sul potenziamento delle reti di approvvigionamento energetico e passaggio dal ‘governo delle procedure’ al ‘governo degli obiettivi e dei risultati’. Sono alcuni dei punti emersi stamane durante la presentazione del  Rapporto annuale ‘L’Italia che c’è’ promosso dall’Associazione ‘Italia decide’ presieduta da Luciano Violante, punti tesi a individuare le misure strategiche per il superamento delle criticità economiche che oggi investono il paese.

Misure che in realtà già vedono Pescara e l’Abruzzo schierate in prima linea con programmi di investimento chiari perfettamente in linea con il planning ‘Europa 2020’”. Lo ha detto quest’oggi il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia di ritorno da Roma, dove ha preso parte, presso la Sala della Lupa, a Montecitorio, all’incontro annuale ‘L’Italia che c’è’, su invito del Presidente della Camera Gianfranco Fini, un supervertice tra 150 pubblici amministratori, alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del sottosegretario Gianni Letta e dell’onorevole Violante.
“Il Rapporto 2010 ha puntato l’attenzione sulla necessità di ritrovare l’unità del paese, mettendo da parte le contrapposizioni esasperate, per riuscire a superare la crisi economica mondiale che inevitabilmente tocca anche l’Italia – ha detto il sindaco Albore Mascia, peraltro presente come unico abruzzese -. L’idea da rilanciare è quella di uno Stato unitario, come condizione cruciale per la competitività e la ripresa della crescita del paese, ma pure uno Stato decentrato, che riassuma a sé le funzioni di controllo, delocalizzando però sul territorio le funzioni amministrative e operative. E l’unificazione del paese passa inevitabilmente attraverso il potenziamento dei nodi infrastrutturali di collegamento: migliorando il sistema delle connessioni si agevolano ovviamente i rapporti e gli scambi. Pescara ha saputo riassorbire nelle proprie mani l’idea di città-capitale d’Abruzzo, motore economico della regione stessa, senza però svilire il ruolo de L’Aquila capoluogo di Regione”.

Monica Coletti

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