Pescara. Si riapre la polemica sul taglio dei 19 pini in Viale Regina Margherita, vicenda finita nelle sedi del Tar e conclusa con la sentenza dello scorso 22 aprile, che ha dato ragione al Comune riguardo alla necessità di procedere all’abbattimento.
In particolare, l’associazione Forum H2o e Marevivo con una nota stampa ribadisce la necessità di salvare il pino d’aleppo, riprendendo quanto affermato dal dott. Morelli nel corso del convegno sugli alberi svoltosi all’Aurum, nell’ambito del ciclo d’incontri dedicati alla ‘Pineta D’Avalos e i pini di Pescara’ in corso di svolgimento.
“Abbiamo letto sulla stampa che il dott. Morelli avrebbe confermato la giustezza del taglio dei pini di Viale Regina Margherita nel corso di un improvvisato sopralluogo quando ormai le piante sono già state tagliate. Da precisare intanto che nessuno dei nostri esperti era presente, e che, a seguire, durante il convegno sugli alberi all’Aurum. Abbiamo sentito il dott. Morelli invece affermare che la città di Pescara rappresenta un contesto in cui bisogna in tutti i modi salvare il pino d’Aleppo, azione doverosa perchè il pino è identitario della nostra città”, hanno affermato Forum H2O e Marevivo.
“Infatti sempre Morelli ha affermato ‘che ci sono luoghi dove per ragioni storiche è impossibile rinunciare al pino ed è doveroso investire tutte le risorse per tutelarlo’. Nel corso dell’incontro è stato ribadito anche dal prof. Pirone che il pino d’Aleppo è una specie autoctona, ossia adattata al contesto ambientale. L’evoluzione urbana dell’antico paesaggio naturale, presente in modo frammentato nel territorio, richiede una gestione ecosistemica e multidisciplinare, come hanno ribadito altri relatori”.
“La recente gestione del patrimonio arboreo che si è verificata a Pescara non ha tenuto in minima considerazione questi importanti aspetti, così utili per la salute e il benessere dei cittadini”.
“Il dott. Rabottini ( consulente esterno dell’Amministrazione) che ha confuso il pino d’Aleppo con il pino marittimo, congiuntamente con l’agronomo comunale, non hanno mai tenuto presente nè gli aspetti sostenibili della ‘foresta urbana’ tanto meno quelli storici-identitari”.
“Sulla base di una non presunta e non dimostrata pericolosità per ‘l’incolumità pubblica’ essi hanno semplicemente effettuato, lo scorso febbraio, una sola valutazione visiva-speditiva che ha portato al taglio fino ad oggi di 16 piante, su 21 valutate, del Viale dei Pini”.
“Ribadiamo che gran parte degli alberi tagliati meritavano l’analisi di approfondimento da noi richiesto e che il comportamento dell’Amministrazione sia stato scorretto”.
“Auspichiamo che a seguire si adotteranno finalmente le pratiche di Partecipazione pubblica sulle scelte importanti per la comunità, come accade in tutte le città europee”.