Pescara. Risale al 23 settembre la prima iscrizione nel registro delle Unioni Civili istituito dal Comune di Pescara.Una partenza anticipata rispetto alla normativa nazionale approvata definitivamente ieri a Montecitorio al fine di dare risposte in termini di diritti ad una parte importante della cittadinanza e soprattutto per stimolare l’esecutivo a licenziare una normativa attesa da oltre vent’anni che oggi consentirà maggiore tutela e maggiori diritti ad una parte rilevante della, popolazione italiana. A otto mesi dall’avvio del registro 12 sono state le coppie che si sono iscritte, tutte etero. A partire da oggi la tutela sarà piena e confortata da una legge di riferimento capace di colmare i vuoti e le aree di applicazione ancora incerte e indefinite.
“Finalmente abbiamo una legge che estende la tutela e i diritti ad un fetta rilevante di popolazione – così il sindaco Marco Alessandrini – Pescara ha voluto anticipare questo traguardo istituendo un registro anzitempo, affinché ci fosse una base pronta per riconoscere i diritti sentiti nella comunità. Abbiamo voluto fare in questo modo anche da pungolo al Governo perché si trovasse la quadra all’emanazione di una normativa in grado di tutelare persone che hanno diritto a veder riconosciuta la propria condizione. Per questo abbiamo tolto dai cassetti questo registro e lo abbiamo istituito, affinché potesse accogliere lo status di chi sceglie di non ratificare la propria unione attraverso un matrimonio, assicurando diritti che competono a tutti i cittadini che formano un nucleo familiare. Sono 12 le coppie che hanno inteso iscriversi, non ci aspettavamo affollamenti, anche per il fatto che la vera partenza del registro ci sarà da oggi, con il varo della normativa. Il fatto che ci siano state delle persone che hanno scelto di avviarsi su questa strada possibile, è comunque un segno che i diritti sono sempre un buon traguardo da valicare. L’invito ora è a usare uno strumento che è funzionale al cento per cento grazie all’approvazione della normativa”
“A partire da oggi il registro diventa davvero uno strumento di tutela dei diritti della cittadinanza – afferma l’assessore all’Anagrafe Laura Di Pietro – Il numero delle iscrizioni conta dunque relativamente, perché l’istituzione aveva soprattutto lo scopo di sollecitare la legge mancata fino ad oggi: 12 le iscrizioni, un numero che ha un valore, letto nell’ottica che fino a ieri il registro era più simbolico che sostanziale.
Dunque la normativa ora c’è ed è a vantaggio di persone che prima non avevano la possibilità di veder riconosciuti ed affermati i propri diritti di coppia, se non tramite il matrimonio. Un traguardo di civiltà di certo raggiunto e anche “superato” a Pescara, visto che fra le 12 coppie iscritte c’è già anche una cancellazione, sintomo che siamo una città al passo con i tempi e che le unioni civili rispecchiano in pieno il variegato mondo della vita a due anche da noi. Come Amministrazione siamo orgogliosi di essere stati fra quei Comuni che con l’approvazione di questo strumento hanno contribuito a dare una spinta in più al lavoro fatto a Roma, cosa che renderà più agevole l’adeguamento alla nuova normativa. Da qui colgo l’occasione per rilanciarne l’importanza e dare il benvenuto a chiunque volesse iscriversi al registro”.