Pescara. In molti accusano la consigliera provinciale Idv, Antonella Allegrino, di sostenere la lotta alla filovia solo per un puro utilizzo strumentale, legato esclusivamente alla necessità di farsi propaganda politica dinanzi alla popolazione. Ma la Allegrino non si lascia scalfire dall’alone di polemiche che soprattutto negli ultimi giorni la sta avvolgendo e continua con la protesta contro il filò e sostenuta da tutti i consiglieri Idv, Pd e dai consiglieri Teodoro e Ruggiero, chiede nell’imminenza un consiglio provinciale straordinario.
“Sulla filovia serve un confronto aperto e sereno fra associazionitecnici e istituzioni, – dice la Allegrino – che sia allargato a tutto il territorio provinciale, per dare alla cittadinanza tutti gli elementi per conoscere il progetto, sapere cosa comporta e quali alternative esistono, chiarire ogni dubbio su iter e prospettive e farsi un’idea libera da preconcetti e strumentalizzazioni. Affrontare l’argomento in Consiglio è un segno concreto di civiltà e buonsenso da parte delle istituzioni, per l’utilità che la filovia potrebbe avere per una più vasta area provinciale che soffre di problemi legati alla mobilità. Inoltre servirebbe a chiarire la legittimità di alcuni passaggi contestati dell’iter, convocando tutte le parti e invitandole a dire, fino in fondo, la propria verità, in modo da ridurre la confusione che statistiche, petizioni e gruppi di sostegno sul web stanno producendo sull’argomento.
Un duro braccio di ferro quello innescatosi fra istituzioni, realizzatori e cittadini che ora però pretende risposte serie nell’immediato, che soprattutto propongano alternative possibili al percorso sulla strada parco, oltre che chiarezza su di un’opera che “rischia di essere una cattedrale nel deserto”, da come sottolinea la Allegrino. “Se la filovia appare come un’opera irrinunciabile per Pescara, perché non renderla un servizio utile a disposizione però di tutto il territorio provinciale?”, conclude la consigliera.
Monica Coletti