“Ci consolano – ha spiegato il consigliere del Pd – le rassicuranti parole del prefetto di Chieti Vincenzo Greco, incontrato da una nostra delegazione, il quale ci ha comunicato che, la provincia di Pescara, pur dimensionando la proposta su 18 collegi attuali ha già in serbo un immediata rivisitazioni in quanto, dai dati abitativi correnti, avrebbe titolo a 24. Solo se la legislatura non trovi interruzioni traumatiche anticipate che sono sempre possibili, soprattutto al cospetto di coalizioni ampie e poco coese, contiamo di poter tornare sull’argomento e concorrere a definire un assetto meno cruento e punitivo, come quello attualmente disegnato dal centro-destra che ha visibilmente penalizzato Vasto ed il vastese e favorito gli altri grandi centri della provincia; tra l’altro se, nella delibera di giunta, si fa espresso riferimento alla possibilità di rivisitazione dopo il censimento generale del 2011 lo è proprio perché, i gruppi di centro-sinistra, nell’unico momento vero di confronto di merito che c’è stato, la riunione dell’ufficio di presidenza, hanno voluto con fermezza convinta questa determinazione”.