Lanciano. Sabato 23 ottobre, alle ore 10 nell’aula magna dell’ente fiera di Lanciano, si svolgerà il congresso provinciale della Copagri di Chieti. Tema scelto è L’agricoltura teatina ed abruzzese nell’ottica della Pac Post 2013. Alla giornata parteciperanno i presidenti provinciali della Cia, Coldiretti e Confagricoltura, il presidente della provincia Enrico Di Giuseppantonio, della Camera di Commercio Silvio Di Lorenzo e dell’ente fiera Donato Di Fonzo, ed i presidenti regionale Tommaso Visco, e nazionale della Copagri Francesco Verrascina.
Circa 70 i delegati eletti nelle assemblee parziali che parteciperanno, in rappresentanza dei circa 5000 iscritti su base provinciale; dopo la relazione generale introduttiva a cura della presidenza uscente, ci saranno due specifiche comunicazioni sul comparto vitivinicolo ed olivicolo con proposte per il loro rilancio produttivo ed occupazionale.
Conclude il terzo mandato alla presidenza provinciale l’uscente Camillo D’Amico che non sarà ricandidato perché, nel frattempo, eletto alla vice presidenza vicaria regionale della Copagri Abruzzo.
“Il congresso” spiega il presidente provinciale e vice presidente vicario regionale Camillo D’Amico “si innesta in un momento di grandi attese e cambiamenti nel comparto agricolo alla luce delle trasformazioni annunciate dopo il 2013. La Copagri, unitamente a CIA e Confagricoltura, ad ogni livello sta cercando di tutelare al meglio gli operatori agricoli sia definendo piattaforme e proposte unitarie che puntando al mantenimento produttivo dei terreni esposti ad un pericoloso quanto progressivo abbandono, frutto delle conseguenze dell’attuazione del principio del disaccoppiamento, dal vistoso calo dei redditi e ricavi. La Copagri denuncia anche la preoccupante rincorsa verso discutibili quanto vantaggiose offerte, sul piano economico nell’immediato, per strutture per fonti di energia rinnovabile ed alternativa, che tendono a sottrarre importanti superfici destinate all’attività produttiva. E’ ineludibile quanto non più rinviabile la necessità che il principio dell’interdisciplinarietà dell’agricoltura venga assunto veramente da istituzioni e consumatori tutti, affinchè il futuro degli operatori agricoli rappresenti la prima vera e concreta preoccupazione perché, la mancata produzione dei beni alimentari in loco, fa venir meno la certezza di una alimentazione salubre e di qualità garantita. Anche in provincia di Chieti quanto in Abruzzo, così come già annunciato a livello nazionale, la Copagri dichiarerà lo stato di mobilitazione che porterà ad iniziative di denuncia e proposta sul territorio”.