Città Sant’Angelo. Polemica per i tributi comunali e sulle aliquote varate del Comune angolano. Responsabilità Comune allarma “aumenti solo per le famiglie”, ma l’assessore Di Giacomo ribatte: “Aumenta solo la Tari, colpa della crisi”.
Attesa per giovedì in Consiglio Comunale la delibera delle nuove tariffe Tari Tasi Imu e Irpef, e il gruppo d’opposizione di Responsabilità Comune lancia l’allarme: “Per le famiglie sarà un’amara sorpresa, rialzi per circa il 15%”. Dalle indicazioni che emergono dalla documentazione elaborata dall’amministrazione Florindi, secondo i consiglieri Perrazetti, Valloreo e Travaglini, “Indicativamente se l’anno scorso un nucleo familiare di 4 persone in 100 metri quadro pagava 258,78 euro, nel 2016 pagherà 295,29 euro con importo crescenti in proporzione al numero di persone fisiche, senza tener minimamente conto di reddito o condizioni sociali”.
“A pesare sui bilanci domestici sarà soprattutto la Tari”, sostengono i 3 dell’opposizione, trovando un certo accordo da parte dell’assessore Denia Di Giacomo: “Grazie al recepimento delle direttive della nuova legge di stabilità, Imu e Tasi sulla prima casa sono state cancellate”, ribatte, “mentre rimangono invariate a Città Sant’Angelo sia le aliquote, ormai bloccate da ben 4 anni e sia tutte le agevolazioni dello scorso anno”.
“Relativamente alla Tari si ravvisa una semplice oscillazione dovuta alla natura stessa di questa tassa”, ammette il membro dell’Esecutivo, “i cui rientri devono integralmente coprire i costi del servizio. La diminuzione del numero di attività produttive in seguito alla crisi economica che non si arresta, l’avvio della raccolta differenziata porta a porta che avverrà entro il 2016 e la naturale oscillazione delle utenze, portano ad un lieve aumento che non sarà uguale per tutti i contribuenti ma che comunque questa maggioranza ha calmierato mantenendo tutte le agevolazioni dello scorso anno e anzi, incentivando pratiche come il compostaggio e l’ecocard, che portano ad un risparmio del 20% sulla Tari”.
A incidere sull’innalzamento della tassa sui rifiuti, infatti, sarebbe un ammanco stimabile sui 300mila euro causato proprio dalla crisi: ovvero, nel corso dell’ultimo anno numerose aziende, anche di grande entità, hanno chiuso i battenti o dichiarato fallimento, arrecando alle casse comunali crediti difficilmente esigibili. Un fenomeno assimilabile all’evasione che obbligherebbe, dunque, l’amministrazione comunale a spalmare l’ammanco su tutti i contribuenti per, a norma di legge, evitare buchi di bilancio determinati dal costo del servizio.
“Confermato anche lo sgravio del 30% alle abitazioni con unico occupante e alle famiglie numerose che vivono in 100 mq, oltre a molteplici altre, come lo sgravio per i contadini custodi del territorio, che verranno illustrate dettagliatamente nel prossimo consiglio comunale”, prosegue la Di Giacomo, “Riproposto anche lo sgravio Tari per gli under35 e gli over 60 che decidono di trasferirsi nel centro storico di Città Sant’Angelo o nella bella contrada di Villa Cipressi, anche a loro andrà il 20% di sconto. Così come sono previsti sgravi per 3 anni alle attività che trasferiscono la propria sede nel centro storico o in località Piano di Sacco o che decidono di assumere personale”.
“Non è di certo colpa di questo gruppo di maggioranza se i consiglieri di minoranza non hanno avuto il tempo e la competenza di studiare con attenzione i numerosi documenti messi loro a disposizione dagli uffici comunali”, conclude l’assessore con tono polemico, “il monte tasse sulle loro tasche delle famigli angolane sarà molto più leggero, esattamente in linea con il programma politico dell’amministrazione Pd-Comunisti Italiani che spingono per una tassazione socialmente più equa anche grazie alla lotta all’evasione”.