E’ quanto deciso con la Attiva che stamane era presente al sopralluogo con l’amministrazione comunale per accertare l’entità della situazione. L’intervento, salvo imprevisti, dovrebbe durare circa quattro o cinque giorni, per una stima dei costi pari a circa 10mila euro, e subito dopo avverrà la riconsegna effettiva della superficie alla Regione Abruzzo.
“In realtà già il sopralluogo di martedì scorso effettuato con la Regione Abruzzo e con la Asl – hanno illustrato gli assessori Seccia e Del Trecco – aveva evidenziato lo stato di degrado dell’area. Versano in condizioni precarie tutti i capannoni, con le lamiere ricoperte dalla ruggine, i vetri in frantumi, griglie metalliche, originariamente poste dalla Regione Abruzzo per impedire l’accesso all’interno degli edifici, completamente divelte, i fabbricati che presentano lesioni macroscopiche, con la caduta di intonaci e pezzi di muratura, escrementi umani ovunque, deiezioni di piccioni, e poi i rifiuti, materassi, indumenti, bevande, pattume in plastica, stracci, materiale metallico, ferroso, cartaceo, ingombranti, come una caldaia e un frigorifero, addirittura una roulotte priva di targa, abbandonati tra una struttura e l’altra. In pessime condizioni anche l’area esterna di pertinenza del complesso. E altri piccoli frammenti in cemento amianto sono stati rinvenuti in altri punti dell’area”. Stamane, gli operatori della Attiva hanno preso nota di tutti i rifiuti da rimuovere, prevedendo l’impiego di circa quattro o cinque unità e di almeno due automezzi per ridurre le dimensioni del pattume più ingombrante. “Resta da definire solo la rimozione degli inerti. Intorno a lunedì 25 ottobre chiederemo un nuovo incontro con la Regione per la riconsegna definitiva delle chiavi”, hanno concluso gli assessori.
Monica Coletti