Pescara. Confronto diretto in Provincia a seguito delle critiche alle ciclabili Bike to Coast mosse dall’architetto Giuseppe Di Giampietro, esperto in Piani del traffico e viabilità, nonché giornalista.
La conferenza è stata indetta dal presidente della Provincia, Antonio Di Marco e vi ha preso parte anche il responsabile unico del procedimento, il geometra Mario Lattanzio, che ha illustrato i contenuti del progetto ‘Bike to coast’ relativi alla parte che riguarda il territorio di Montesilvano, di cui Di Giampietro aveva contestato benefici e pubblica utilità, dato che la realizzazione di tale opera ha comportato la riduzione dei marciapiedi esistenti, creando un velodromo in contrasto con le norme indicate dal Codice della Strada e quindi potenzialmente pericoloso per pedoni e ciclisti.
Stando a quanto illustrato da Lattanzio, il progetto prevede “circa 5,7 km di pista ciclabile, con un breve tratto a Pescara di fronte al Teatro D’Annunzio, e la parte principale sul lungomare di Montesilvano, di cui 3,5 km di ‘messa a norma’ della pista ciclabile già esistente a Montesilvano, che si intende allargare da 2,20 m a 2,50 m, demolendo e arretrando i marciapiedi esistenti, per un importo di 1,1 milioni di euro”.
Inoltre, riguardo al rispetto delle norme, Di Marco ha sottolineato:
“La pista ciclabile è stata progettata conformemente al ‘Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili'”.
Alle domande sui dettagli tecnici poste da Di Giampietro, sostanzialmente incentrate sui motivi della scelta di ridurre le dimensioni del marciapiede, creando quindi una pista ‘allargata’ e priva di parcheggi, uno dei progettisti ha risposto che “Fare un percorso ciclopedonale in quota sarebbe costato troppo”.
Di Giampietro ha evidenziato come anche la scelta di demolire il marciapiede esistente ha un costo, tanto più che i parcheggi persi non si recupereranno dall’altro lato della strada.
“Tali scelte”, ha affermato Lattanzio, “sono derivate dalle disposizioni e dalle indicazioni intervenute nella Conferenza di Servizi del 21/11/2014 e condizionate – ovviamente – dal contesto urbano esistente e dalle risorse economiche disponibili. Per la tratta interessante il Comune di Montesilvano, le soluzioni sulle quali si è ampiamente dibattuto, erano due:
la prima propendeva a ricolmare l’attuale pista ciclabile in modo da creare un’unica sezione ciclopedonale a egual quota con spazi distinti e definiti da segnaletica orizzontale e diversa colorazione bituminosa;
la seconda mirava invece a mantenere lo “status quo” con interventi di adeguamento alla normativa sul Codice della Strada e a quella di cui al DPR 539/1996 in materia di barriere architettoniche”.
“Dal confronto con il Comune di Montesilvano, è prevalsa la seconda soluzione incardinata principalmente sulla questione della sicurezza dei pedoni (ritenuti soggetti “deboli”), molto rilevante specie nella stagione estiva”
“Il progetto prevede anche una colorazione della pista ciclabile che la distingue dagli altri percorsi pedonali e veicolari ed una segnaletica stradale conforme alle norme ed alla individuazione precisa delle prescrizioni. Infine è prevista anche la posa in opera di panchine e portabici lungo tutto il percorso”.
“Non se ne parla nemmeno di rivedere il progetto ed evitare gli errori più grossolani”, ha rilevato Di Giampietro. “‘Così è, se vi pare’, è il senso della risposta data in Conferenza Stampa”.