Ortona, discarica amianto. Giovani IdV chiedono blocco dei lavori

ortonaOrtona. “Chiediamo che la Regione, tramite l’ARTA, si attivi emanando un provvedimento della massima urgenza per verificare con analisi dettagliate l’eventuale inquinamento dell’acqua e di conseguenza, finché la situazione non sarà del tutto chiarita, chiediamo il momentaneo blocco dei lavori di adeguamento all’interno della discarica”.

È la richiesta del coordinatore regionale “Giovani Italia dei Valori – Abruzzo” Giampiero Riccardo e del referente del dipartimento giovani dell’area ortonese Alessandro Procida in merito alla realizzazione della discarica di Villa Pincione ad Ortona.

Già l’ultimo Consiglio comunale ha impegnato il sindaco Nicola Fratino, la giunta e quanti altri di competenza ad assumere iniziative necessarie per bloccare i lavori in corso. “Mentre la Società Meridionale Inerti (SMI)” spiega in proposito Procida “continua i lavori di adeguamento della discarica di Villa Pincione di Ortona, utili allo smaltimento nel sito di rifiuti contenenti amianto in matrici cementizie, continua lo scaricabarile tra la Giunta del Sindaco di Ortona Fratino e l’Assessore Regionale Febbo. La cittadinanza è ormai esasperata perché le continue promesse di sospensioni dei lavori vengono costantemente disattese”.

Stando, infatti, a quanto riferito dal referente ortonese, la Regione avrebbe assunto in merito una posizione che Procida definisce “Pilatesca”. Inoltre, “alle ripetute richieste di una nuova e più approfondita ispezione del sito da parte dell’ARTA, fa da contraltare la totale assenza di trasparenza da parte della SMI, per cui è impossibile verificare se, in effetti, si stia bonificando il terreno dai precedenti materiali di scarico, prima di iniziare l’attività dedicata all’amianto “.

Non solo. Come racconta Giampiero Riccardo, “Siamo addirittura venuti a conoscenza, grazie ad un filmato pubblico del comitato NADA (No alla discarica d’amianto), che sotto i terreni interessati dal sito SMI è presente una falda acquifera con relativa sorgente d’acqua. Considerato quindi il rischio reale e immediato per la salute dei cittadini, chiediamo che la Regione tramite l’ARTA si attivi emanando un provvedimento della massima urgenza per verificare con analisi dettagliate l’eventuale inquinamento dell’acqua e di conseguenza, finché la situazione non sarà del tutto chiarita, chiediamo il momentaneo blocco dei lavori di adeguamento all’interno della discarica”.

 

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