Un pezzo di Spazio a Pescara con Umberto Guidoni

 

guidoni_umbertoPescara. Si è svolta nei giorni scorsi, presso l’Hotel Carlton, una prestigiosa serata Interclub organizzata dal Kiwanis Club Pescara e dal Rotary Club Pescara Ovest “G. d’Annunzio” incentrata sulla conoscenza del passato, del presente e del futuro dell’esplorazione spaziale. Ospiti d’onore, Umberto Guidoni, astronauta dell’Ente Spaziale Europeo, più volte impegnato in missioni nello spazio.

Guidoni tra i più grandi esperti mondiali in materia, attualmente al lavoro nella Divisione Robotica dell’Ufficio Astronauti per lo Space Shuttle e per la Stazione Spaziale Internazionale (S.S.I.). Ad accompagnarlo a Pescara c’erano il Prof. Gian Gabriele Ori, Direttore dell’International School of Planetary Sciences e membro dell’Executive Committee del Mars Exploration Advisory Group, il programma della NASA per l’esplorazione di Marte, e il Prof. Enrico Flamini, responsabile dell’Agenzia Spaziale Italiana  dei programmi di esplorazione del sistema solare e Program Manager degli strumenti italiani utilizzati in diverse missioni esplorative nello spazio.
L’appuntamento ha rappresentato la naturale prosecuzione di un approfondimento già avviato in sinergia dai due club service nello scorso mese di gennaio quando il Prof. Gian Gabriele Ori relazionò sullo stato del Progetto Marte che porterà, presumibilmente entro il 2030, alla conquista umana del pianeta rosso. Prima del viaggio umano è però necessaria una attenta fase di studio strumentale e i tre ospiti hanno sottolineato la grande importanza della esplorazione robotica dello spazio perché solo attraverso lo studio del passato e l’analisi attenta del presente sarà possibile pensare il futuro. Un futuro che, grazie alle conoscenze acquisite fino ad oggi, potrà garantire la sopravvivenza di tutto il genere umano solo se riusciremo a proteggere il nostro pianeta meglio di come abbiamo fatto fino ad oggi.
Significativo l’intervento di Guidoni che, con ben due voli nello spazio all’attivo a bordo delle navicelle Columbia e Endeavour, ha sottolineato come solo con la diretta esperienza del volo spaziale sia possibile rendersi conto delle reali difficoltà di sopravvivenza cui è sottoposto il nostro organismo e che troppo spesso sottovalutiamo nel corso della nostra esistenza terrestre.

Daniele Galli

 

 

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