Pescara, sopralluogo della Provincia all’interporto d’Abruzzo

testa_interportoPescara. Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha effettuato oggi un sopralluogo all’interporto di Manoppello per verificare lo stato dei lavori che, come da cronoprogramma, termineranno entro fine anno. La struttura entrerà a pieno regime nella primavera 2011. Testa era accompagnato dal presidente del Consiglio provinciale Giorgio De Luca e da una rappresentanza di assessori e consiglieri di maggioranza e opposizione.

A fare gli onori di casa c’erano l’imprenditore Dino Di Vincenzo e Mosè Renzi, direttore generale dell’interporto d’Abruzzo. Obiettivo dell’incontro, far decollare l’infrastruttura.

“A fronte di una crescente globalizzazione dell’economia” ha detto Renzi “diventa sempre più necessaria una infrastruttura utile per lo smistamento delle merci. Tenuto conto che l’Italia è la piattaforma logistica più importante del Mediterraneo, è evidente che senza reti di collegamento e un trasporto efficiente  non ci può essere competitività. Ciò premesso, l’interporto diventerà entro la fine dell’anno un vero complesso organico di strutture e servizi integrati, finalizzati allo scambio delle merci”.

Strategica la posizione di questa nuova realtà: a ridosso dei principali centri urbani, vicina all’aeroporto d’Abruzzo e al porto di Ortona. Si tratta di un’area di circa 960mila metri quadrati di cui 5mila destinati a uffici. L’interporto ha spazi di manovra importanti ed è dotato di banchine di carico e scarico, con una viabilità dedicata. Al suo interno troveranno spazio una serie di servizi per il personale viaggiante e per i mezzi di trasporto.

Renzi ha quindi lanciato un appello agli amministratori presenti: “Occorre adesso uno sforzo ulteriore e la capacità della politica di intercettare e dirottare i nuovi insediamenti industriali, altrimenti si rischia di perdere tutto quanto costruito finora”. Una richiesta subito accolta dal presidente Testa che ha definito l’infrastruttura “fondamentale per lo sviluppo del territorio perché consentirà di metterci in contatto con i Balcani e di avviare scambi commerciali”.

 

 

 

Impostazioni privacy