Pescara. Il consiglio comunale svoltosi ieri nella sala consiliare del Comune d Pescara sembra aver lasciato il segno, e non solo per il cambio di ordine del giorno proposto dal consigliere di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo a favore della protesta No alla filovia sulla Strada Parco. La minoranza torna all’attacco e lamenta una conduzione dei lavori “grave e vergognosa” da parte del vice-presidente, Gianni Santilli.
“Invece di rappresentare in maniera equilibrata ed autonoma l’importante Istituzione comunale il Vice Presidente, e non solo ieri, ha dato sfoggio della sua totale incapacità a condurre i lavori dell’aula a cui si accompagna la mancanza delle più elementari nozioni sul rispetto delle regole sacralmente fissate dal Regolamento consiliare”, ha dichiarato il consigliere del Pd, Enzo Del Vecchio.
La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, sarebbe scattata nel momento in cui il consiglio era chiamato a votare un provvedimento proposto proprio da Rifondazione riguardante la mobilità cittadina e il “Presidente Santilli, constatando la mancanza dei numeri della sua parte politica, scioglieva i lavori del Consiglio comunale”.
Decisione ancor più grave, a detta della minoranza, per la presenza nella sala consiliare di diverse decine di cittadini che invocavano, da parte degli amministratori, una iniziativa sui contestati lavori sulla Strada Parco e che hanno mal accettato il comportamento della Presidente Santilli.
“Con tale condotta Santilli ha certamente evitato alla sua parte politica di andare sotto in una votazione, cosa possibile all’interno di un confronto politico, ma ha vergognosamente ammesso di non essere garante dell’imparzialità del ruolo che spetta a chi preside il Consiglio comunale.Un modo di fare arrogante e autoritario che più volte è andato in onda in quella Aula consiliare che di fatto nega il libero confronto democratico tra maggioranza ed opposizione”, hanno sottolineato Di Pietrantonio e Del Vecchio.
Per questa grave ferita il Pd chiederà al V.Presidente Santilli di dimettersi dalla carica che riveste e, qualora ce ne fosse bisogno, attiveranno ogni iniziativa a tal fine consentita.
Monica Coletti