“L’ex Cofa è un’area strategica per la città di Pescara e rappresenta una priorità assoluta per il Governo regionale. Quindi, a chi ci accusa ingiustamente di disinteresse per le sorti di questa struttura, rispondo che non ci appassionano le polemiche ma solo i fatti concreti”, con queste parole l’assessore regionale al Bilancio Carlo Masci interviene su quella che, da una polemica sul mancato intervento per la bonifica dei capannoni a ridosso del Porto turistico e del Ponte del mare, sta diventando una gara a chi deve intervenire prima. Un cambio di passo repentino e paradossale: dal ping-pong di competenze, possesso proprietà e responsabilità ad una smania di accaparramento dell’intervento. Forse la recente scoperta di clochard che vivono all’interno del complesso abbandonato, forse le immagini che hanno svelato il vigente stato di discarica, forse i sopralluoghi effettuati dalle commissioni del Comune di Pescara all’interno dell’ex Cofa, la Regione Abruzzo, proprietaria, che fino a qualche giorno fa non rispondeva alle chiamate del Comune, inquilino utilizzatore dell’area, che denunciava l’allarme sanitario. Denuncia bipartisan: il Pd, con Diodati e Corneli hanno presentato a maggio una mozione per la bonifica dell’area e dell’amianto presente nelle coperture dei capannoni, Lerri, presidente della commissione Ambiente ha incitato la scorsa settimana, dopo sopralluogo, il sindaco Mascia a provvedere alla bonifica e ad accreditare la spesa alla Regione.
Ridestata, la Regione è intervenuta prima con l’assessore al Patrimonio Carpineta, annunciando un sopralluogo congiunto il 12 ottobre, e ora con Masci, il quale spiega: “Confermo che stiamo lavorando da tempo perché la Regione torni in possesso di questa vasta area e sia finalmente messa nelle condizioni di disporre, in tempi brevi, un risolutivo intervento di bonifica dell’ex mercato ortofrutticolo”. Inoltre, l’assessore Masci rende noto di aver “già messo a punto una strategia con lo stesso assessore al Patrimonio, Federica Carpineta, per avviare gli interventi necessari non appena l’ex Cofa torni nella disponibilità della Regione. Per di più, se ci fosse la necessità di una integrazione di fondi”, ha assicurato, “l’assessorato al Bilancio sarà a completa disposizione per trovare le adeguate soluzioni”.
Fronte Comune. E nell’attesa che la Regione rientri in possesso, questa mattina Nico Lerri ha concluso l’odierna seduta della commissione Ambiente con la decisione di istituire all’ordine del giorno del Consiglio comunale proprio l’intervento di bonifica generale da parte del Comune: “Nella prossima seduta del Consiglio comunale, fissata per venerdì primo ottobre”, ha detto il Presidente Lerri, “presenteremo un ordine del giorno urgente in cui ribadiremo la necessità di provvedere con la massima urgenza alla bonifica dell’intera area dell’ex Cofa. Nell’ordine del giorno tornerò a chiedere al sindaco Albore Mascia di sollecitare la Regione, proprietario dell’area, a intervenire con tempestività per effettuare la bonifica dell’intera superficie, attraverso la ripulitura degli edifici, la loro messa in sicurezza e, ovviamente, attraverso la rimozione dei tetti in cemento-amianto. In caso di inottemperanza, dovrà essere il Comune a intervenire, provvedendo poi a chiedere il giusto risarcimento alla Regione Abruzzo”. E proprio tra Lerri e la Carpineta si è instaurata una polemica a distanza. Sul sito ufficiale della Regione, l’assessore al Patrimonio ha dichiarato giovedì scorso: “La Regione Abruzzo non ha bisogno di essere sollecitata da alcuna ordinanza del Comune di Pescara che abbia per oggetto il ripristino delle condizioni igienico sanitarie dell’ex-Cofa.”, aggiungendo circa le eventuali scadenze: “La Regione Abruzzo non può essere messa al muro da chicchesia.”. Lerri smorza i toni: “In realtà tale intervento non deve essere interpretato come un ‘braccio di ferro’ tra Comune e Regione, ma semplicemente come un atto di rispetto e tutela della cittadinanza pescarese che ormai da troppi anni è costretta a subire l’oltraggio visivo e insalubre di una struttura fatiscente e pericolosa per la salute. Paradossalmente la difesa di Lerri proviene dal Pd; mezzo stampa intervengono Diodati e Corneli: “Invece di alimentare una polemica senza senso, l’assessore Carpineta ci dica quale soluzioni intende individuare. Forse alla Regione non stanno facendo il lavoro che gli spetta, viceversa, in Comune non rimaniamo fermi alle parole ma lo stiamo facendo”.
Comune chiama, Regione risponde? Di polemica in polemica, la buona notizia per i pescaresi è che si sta procedendo, per tappe, verso un orizzonte che lascia intravedere una soluzione. Tappa intermedia, prima del sopralluogo congiunto Comune-Regione del 12 ottobre, per lunedì è stato convocato un tavolo tecnico, come spiega l’assessore comunale al Patrimonio Eugenio Seccia: “E’ stata convocata la riunione tecnica con la Regione Abruzzo per definire le azioni di bonifica dell’ex mercato ortofrutticolo. Al vertice sono stati invitati l’assessore regionale Federica Carpineta, il dirigente al patrimonio della Regione Abruzzo e gli assessori comunali all’Ambiente Isabella Del Trecco e allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli, un Tavolo tecnico per valutare le misure amministrative necessarie per ripristinare le opportune condizioni igienico-sanitarie sul lungomare sud restituendo tranquillità ai residenti”.
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Daniele Galli