Pescara. Fine anno tempo di bilanci, il Comune di Pescara invece si avvantaggia e tira una prima riga sull’anno di lavoro del settore Edilizia-Sviluppo del Territorio, affidato al Dirigente Marco Pasqualini che, a partire dal primo ottobre lascerà però il timone all’ingegner Amedeo D’Aurelio. “Un passaggio di consegne deciso per consentire all’ingegner Pasqualini di portare avanti la libera professione particolarmente impegnativa e che avverrà senza traumi”, ha annunciato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli nel corso della conferenza stampa odierna. 14 mesi di lavoro per Pasqualini, primo dirigente contrattualizzato dalla nuova amministrazione comunale ad assumere la guida del settore, 14 mesi in cui si è lavorato per dare una scossa al settore dell’urbanistica.
“Mi spiace che l’ingegner Pasqualini abbia scelto di tornare alla libera professione, ma ha uno studio che lavora molto e che in questo particolare frangente ha avuto un peso maggiore nella sua scelta – ha sottolineato Antonelli-. Ovviamente la libera professione è incompatibile con il ruolo di dirigente al Comune di Pescara, soprattutto alla vigilia dell’attività intensa che ci aspetta per la modifica degli aspetti normativi”. In chiusura del rapporto di lavoro con l’ingegner Pasqualini, Antonelli ha voluto dunque cogliere l’occasione per tracciare un rendiconto dei primi nel settore Sviluppo del Territorio rendendo onore al merito di quest’ultimo. Un arretrato di 610 pratiche edilizie, risalenti anche a fine anni ’90, smaltite in a 14 mesi di lavoro, riduzione dei fascicoli da istruire ad appena 140, 800 Dichiarazioni di inizio attività già esaurite da gennaio a oggi e taglio dei tempi di attesa per il rilascio di una concessione edilizia ad appena 60-90 giorni al massimo.
L’ingegner Pasqualini dal proprio canto, ha rivolto parole di ringraziamento nei confronti dell’assessore Antonelli “sempre presente, una persona onesta e disponibile. Quattordici mesi fa abbiamo iniziato un lavoro, grazie al supporto di tutto l’ufficio, e oggi ne raccogliamo i frutti”. Fascicoli mai evasi che riguardavano soprattutto richieste di permessi di costruzione, che spesso venivano chiusi solo dopo un anno o un anno e mezzo dalla loro consegna”, ha sottolineato Pasqualini. Un’attività condotta grazie a un progetto obiettivo in cui i dipendenti hanno accettato di tornare a lavoro fuori orario, di sabato, per riuscire a smaltire le richieste. “Un lavoro intenso, portato avanti grazie all’impegno di tutto lo staff dell’urbanistica”, ha concluso il Dirigente. Un addio sofferto, ma necessario.
Monica Coletti