Stando a quanto descritto dal movimento, il sistema di produzione previsto sarebbe quello della combustione di biomasse liquide, oli vegetali da bruciare con il recupero di calore dai fumi della combustione. Ancora nella fase preliminare, per giovedì 30 settembre è prevista una conferenza di servizi a Pescara. “Il complesso termoelettrico si dovrebbe sviluppare su un area di 3000 metri quadrati di cui 1200 coperti” continuano i Giovani IdV. “Le analisi tecniche effettuate garantiscono sulla sicurezza dell’impianto ed entro i limiti appaiono le emissioni previste in atmosfera. Si è a conoscenza che in località Punta Penna vi è una Riserva naturale? Si è a conoscenza che in prossimità di Riserve Naturali non si può e non si deve poter costruire centrali, cave, o qualsiasi cosa possa inquinare l’ambiente? Ma fattivamente ci sono i soldi per realizzare questo complesso? La Regione Abruzzo e la Provincia di Chieti finanzieranno in parte questo progetto? Se si con quali soldi visto che molti esponenti politici gridano alla mancanza di fondi? Dove vuole arrivare la politica locale? Non è bastato l’ultimo terremoto politico che ha colpito la nostra regione per l’ennesima volta?”.
I Giovani dell’Italia dei Valori della Provincia di Chieti denunciano la situazione e chiedono che siano resi pubblici i dati delle analisi effettuate che garantiscono l’incolumità per le persone. I Giovani IdV chiedono, inoltre, che la conferenza di Servizi venga resa pubblica e, prima di approvare il progetto, che se ne discuta con i comitati ed i cittadini della zona interessata.