La scelta del gruppo consiliare di “bocciare” le delibere sull’urbanistica è stata frutto della volontà di impedire che si potesse “trasformare il territorio” in maniera incontrollata e senza avere una visione globale di ciò che oggi Francavilla deve rappresentare. Il gruppo consiliare del Pdl, al termine del recente Consiglio Comunale ha invitato il sindaco a dimettersi dichiarandosi pronto a sfiduciarlo.“Solamente un cieco – si legge in una nota – non vede che l’amministrazione non è più in grado di andare avanti per mancanza della maggioranza e di idee e di programmazione. Un sindaco responsabile, preso atto del voto contrario di una fetta importante della sua ex maggioranza su argomenti di rilevante importanza per la città, avrebbe dovuto dimettersi. La sua ostentata e incomprensibile resistenza dimostra come, invece, lo stesso sia attaccato alla poltrona”. I consiglieri comunali del Pdl hanno ritenuto opportuno in data odierna presentare formale mozione di sfiducia al sindaco, pur nella consapevolezza della necessità, al fine di discuterne in consiglio comunale, di aggiungere altre sottoscrizione come stabilito dalla statuto. Nei primi giorni di settembre anche l’IdV ha chiesto la sfiducia a Nicolino Di Quinzio, sempre più solo a Francavilla.
MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO
I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo consiliare del PDL premesso che,
– le vicende di questi ultimi giorni quali la bocciatura della “variante alle NTA” e dei provvedimenti ad esso collegati, la confusione in merito alle modalità di gestione dei servizi già affidati alla COSMEG, in liquidazione dal luglio 2009, dimostrano come il Sindaco non sia più supportato dalla maggioranza politica, in quanto quella scaturita dal risultato elettorale che gli ha permesso di vincere le elezioni si è “frantumata” per le profonde spaccature al proprio interno per effetto di vedute diametralmente opposte alla soluzioni dei problemi;
– in più di due anni dalla elezione, il Sindaco ha sfiduciato il suo Presidente del Consiglio ed ha revocato quasi tutti i suoi assessori, molti eletti Consiglieri Comunali e dimessi per rivestire la carica di assessore, senza fornire alcuna spiegazione, né politica né amministrativa, in merito al loro operato e con ciò denigrando anche la loro figura politica ed umana;
– l’attività politico amministrativa finora svolta, non trova rispondenza nelle norme statutarie, in quanto il Sindaco ha ritenuto di dover amministrare con una Giunta non composta da sette componenti in contrasto con l’art. 31 dello Statuto Comunale che stabilisce la composizione della Giunta;- nonostante autorevoli pareri contrari del Ministero degli Interni , e in violazione dell’art.31 bis dello Statuto Comunale, il Sindaco ha conferito incarichi a Consiglieri Comunali che di fatto hanno svolto e svolgono attività politico amministrativa di competenza degli assessori;
– ad oggi nessuna azione amministrativa ha avuto luogo per trovare una soluzione agli evidenti problemi di natura economica-finanziaria se non quella di revocare le deliberazioni di Consiglio Comunale n. 53 del 26.11.2008 e n. 76 del 20.01.2009, aventi per oggetto il piano finanziario di rientro per i rapporti di factoring in essere nonché quelle di Giunta nn. 694 del 18.7.2006, 100 del 30.1.2007 e 359 del 3.5.2007 relative alla vicenda IFIS. Inoltre alcuna informativa è stata data al Consiglio Comunale sull’andamento dei conti pubblici come assicurato dal Sindaco in occasione della discussione delle succitate delibere;
– nessuna progettualità politica amministrativa è stata posta in essere dal Sindaco per il reperimento di fondi pubblici per lo sviluppo della città, mentre risultano affrontate spese non necessarie come l’aumento considerevole del compenso per i componenti del Nucleo di Valutazione, la nomina di un Direttore Generale , atto meramente facoltativo per la spesa annua di oltre 100.000 euro, con un incremento della spesa del personale di 260 mila euro, la nomina di altro Dirigente per la “separazione” della precedente area dirigenziale, oltre a spese per incarichi di consulenza;
– l’attività politico amministrativa risulta palesemente paralizzata per l’inerzia della Giunta , che si riverbera sul Consiglio Comunale, per evidente mancanza di idee e di programmazione, gli obbiettivi indicati nel programma elettorale del Sindaco quali ad esempio:
– la valorizzazione di strutture strategiche quale Villa Turchi, Giardini Mezzanotte, Palazzo Sirena, MUMI, Torre di Ciarrapico, Fonte Letizia;
– lo sviluppo del turismo e della cultura con consolidamento delle manifestazioni già esistenti quali il Premio Michetti ( la edizione dell’estate 2010 addirittura snobbato dal primo cittadino ), la Biennale della Grafica, il Carnevale d’Abruzzo, la Mostra del Fiore ( non svoltasi quest’anno) e con l’istituzioni di nuove iniziative quali un Premio Letterario , un Premio del Cinema e della Musica;
– la valorizzazione del commercio attraverso la realizzazione di centri commerciali naturali;
– la sicurezza dei cittadini mediante la realizzazione di una struttura per la Tenenza dei Carabinieri;
– la valorizzazione delle associazioni fra i Comuni essendo, anzi, il Comune di Francavilla uscito dalla associazione cui aveva aderito con ciò violando il principio di sussidiarietà essenziale per il buon andamento delle attività comunale nella vigente complessa situazione.
– la nuova ( dis) organizzazione dei Servizi e degli Uffici ha determinato un notevole aumento del contenzioso fra i dipendenti e l’Amministrazione, con iniziative nelle sedi civili e penali. Attualmente la situazione negli Uffici risulta drammatica con evidente scontento fra tutto il personale . Inoltre è sintomatico che vi siano stati, nel corso dell’amministrazione, numerosi soggetti che hanno preferito lasciare l’Amministrazione. Così ad esempio:
– vari componenti dello Staff della Segreteria del Sindaco hanno preferito rinunciare all’incarico;
– il Dirigente Finanziario, ha lasciato l’incarico avuto a seguito di procedura a evidenza pubblica, dopo circa un mese di attività;
– il Segretario Generale, ha volontariamente lasciato l’incarico per operare in altro Comune inviando una lettera al Sindaco della quale si chiede di avere piena conoscenza tramite lettura in Consiglio Comunale;
– il Direttore Generale all’inizio estate ha ritenuto di dimettersi, lasciando scoperto anche il ruolo di Dirigente degli Affari generali, ricoperto solamente da qualche giorno.
In definitiva la totale inerzia nei settori vitali dell’Amministrazione, la continua rimodulazione della Giunta mantenuta a lungo al di sotto del numero statutario dei componenti, la totale disarmonia con il Consiglio Comunale posto nella sostanziale condizione di non potere operare, determina un notevole giudizio negativo sulla condotta complessiva del Primo Cittadino, e dei suoi amministratori, rilevatosi totalmente inidoneo a costituire il perno fondamentale della organizzazione di una efficiente amministrazione.Ciò considerato, i sottoscritti Consiglieri Comunali non intendono assistere passivamente al cattivo funzionamento dell’Amministrazione che determina crescenti danni alla Città.
Tutto ciò premesso,
i sottoscritti Consiglieri Comunali
visti gli art.li 21 e 35 dello Statuto Comunale,
visto l’art.52 del D.lgs n. 267/2000,
chiedono formalmente
l’inserimento all’ordine del giorno, all’esito del raggiungimento delle firme necessarie previste dalla Statuto Comunale, del Consiglio Comunale, da convocarsi con le modalità dettate dall’art. 35 dello Statuto Comunale, della
presente
MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL SINDACO NICOLINO DI QUINZIO , AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL’ART. 35 DELLO STATUTO COMUNALE E DELL’ART. 52 DEL D.LGS N. 267/2000,
con tutte le relative conseguenze.
Francavilla al Mare, lì
I Consiglieri Comunali
CAPPELLETTI Rocco
D’AMARIO Daniele
DE FELICE Carlo
DE MONTE Manuel