Pescara non aderisce al Comitato salva-circoscrizioni. Cuzzi (Pd): Cardelli si dimetta

CuzziPescara. Con i tagli tremontiani, la politica subisce tagli più o meno incisivi. Chi ne fa le spese per prime sono le circoscrizioni di quartiere: si provvede, infatti, alla abolizione anche nelle città comprese tra i 100.000 e i 250.000 abitanti, definite città medie. Così si evince che anche Pescara non avrà più i consigli di Circoscrizione. Molte le città che si sono adoperate per difendersi istituendo il Comitato nazionale delle circoscrizioni di decentramento: ma Pescara manca all’appello.
“Ancona, Modena, Ravenna, Bergamo, Brescia, Trento e Verona”, denuncia il consigliere Pd per Portanuova Giacomo Cuzzi, “hanno prodotto il 9 aprile scorso un documento a sostegno dei consigli di Circoscrizione  con annessa richiesta di modifica dell’ultima finanziaria che ne prevede l’abolizione. Il documento è stato inviato al ministro Calderoli, ha avuto numerose adesioni anche da parte di altre città medie che hanno raccolto subito la sfida; i rappresentanti al decentramento si sono ritrovati unitamente a diversi presidenti di circoscrizione a Forlì , dove, lo scorso 30 Giugno, si è prodotto un nuovo documento unitario sottoscritto da quasi la totalità delle 27 città medie italiane interessate dall’eventuale soppressione delle circoscrizioni, e si è decisa la costituzione del Comitato, formato dagli assessori al Decentramento e dai presidenti di Circoscrizione delle città che hanno aderito. Naturalmente Pescara non ha partecipato agli incontri e alla composizione del comitato formato da comuni di centro-destra e centro-sinistra, come potevamo attenderci da un’amministrazione lassista che non bada alla risoluzione dei problemi del presente, figuriamoci a quelli futuri che riguardano nel caso la difesa del decentramento”.
Duro attacco, quello di Cuzzi, rivolto direttamente all’indirizzo dell’assessore competente Stefano Cardelli: “Cardelli da ex Presidente di Circoscrizione , invece di mostrare maggiore sensibilità nei confronti della problematica (ricordiamo quando diceva sulla stampa che il decentramento non funzionava e che il centro-sinistra aveva paralizzato le circoscrizioni) , ha ben pensato di non informare nessuno dell’iniziativa in atto a livello nazionale e di decidere unilateralmente di non partecipare alla composizione del comitato nazionale che difende le Circoscrizioni. Inoltre Cardelli in tema di decentramento amministrativo ha già dimostrato di meritare il premio ‘pinocchio dell’anno’ viste le sue promesse e proclami caduti nel nulla: dall’annuncio della trasformazione delle circoscrizioni cittadine in mini-municipalità con maggiori poteri per i consigli e presidenti, alle squadre di operai del comune da assegnare alle circoscrizioni per la piccola manutenzione, passando per i pesanti tagli al budget finanziario dei quartieri , oltre il 50%, in meno nel bilancio per le attività culturali, sportive, e sociali”.
La nota di Cuzzi si conclude con il preciso invito a Cardelli a presentare formali dimissioni: “Gli consigliamo di dimettersi per manifesta incapacità, onde evitare ulteriori figuracce, ma visto che ciò non accadrà gli consigliamo almeno di riconsegnare la delega al decentramento”.

Daniele Galli

 

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