“Aver ottenuto – ha spiegato il presidente Di Giuseppantonio – il mantenimento degli attuali ambiti sociali, contro la previsione di un loro decurtamento a livello regionale, permetterà ai Comuni di poter programmare con più tranquillità le azioni di Politiche Sociali, avendo come punto di riferimento le strutture già esistenti, senza accorpamenti fuorvianti e spesso del tutto illogici. Sono soddisfatto della proposta dell’assessore Gatti circa le fonti di reperimento dei finanziamenti, che saranno sempre più attinti da Bruxelles, permettendo così un incremento dei fondi a disposizione e responsabilizzando maggiormente gli enti d’ambito, che saranno chiamati sempre di più a fare sistema utilizzando risorse di network. Ritengo che il nuovo Piano Sociale possa essere un punto di svolta per le politiche degli enti locali, che saranno giustamente chiamati a raggiungere standard minimi regionali ed a confrontare reciprocamente la loro capacità di progettazione ed investimento”.