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Blundo: ‘L’Aquila non è più la passerella mediatica di Berlusconi e Bertolaso’

L’Aquila. ‘Berlusconi fa sapere che presto verrà a far visita alla città di L’Aquila insieme a Bertolaso, ora candidato sindaco per il Campidoglio e che è certo che gli aquilani li accoglieranno come degli ‘eroi’. È vergognoso che a quasi sette anni dal terremoto che sconvolse la nostra città, c’è ancora chi pensa di strumentalizzare e ridurre L’Aquila a passerella mediatica: Berlusconi e Bertolaso ci risparmino questo spettacolo’.

Lo afferma la senatrice M5S aquilana Enza Blundo.

«Come cittadina e come appartenente al M5S – continua Blundo – ho sempre manifestato indignazione per interventi mediatici e per le nefandezze operate nel capoluogo abruzzese dopo il terremoto del 6 aprile 2009.

Senza alternare tagli di nastri e inaugurazioni a proclami di sdegno ho presentato subito una proposta di legge per la commissione d’inchiesta sulla gestione della ricostruzione e sull’ingente costo del Piano C.A.S.E. e MAP, costato fino al 158% in più rispetto al prezzo di mercato, come emerso nel rapporto di Soren Sondergaard membro della Commissione di Controllo del Bilancio di Bruxelles, Guido Bertolaso e Silvio Berlusconi non sono certo da considerare gli ‘eroi’ degli aquilani che hanno perso in quella notte i loro cari, rassicurati dopo la telefonata dello stesso Bertolaso alla Stati, e che hanno subito anche la beffa di vedersi consegnate case pubblicizzate come ricostruzione, calpestando i diritti di cittadini terremotati che subivano ingiurie sulla stampa come piagnucoloni, nullafacenti e rabbiosi, mentre la vera ricostruzione è iniziata in ritardo di 4 anni ed hanno assistito ad un aumento sconcertante di criminalità organizzata, a imprenditori e amministratori compiacenti e alla sensibilità corruttiva diffusa fra i rappresentanti posti a capo delle più delicate istituzioni post sisma, soprattutto nell’ambito della ricostruzione».

«I veri eroi – conclude Blundo – sono coloro che operano per la gente e per i loro diritti senza fingere di farsene carico».