Pescara, mare promosso, fiume bocciato

spiaggia_pescaraPescara. Mare pulito, balneabilità assicurata. Lo confermano le analisi svolte dall’Arta, che per la quarta volta consecutiva hanno dato esito positivo sulla riviera nord pescarese.
L’ultimo screening è stato effettuato il 2 agosto, ed ha confermato previsioni normative e trend positivo dell’estate 2010. Una bella iniezione di tranquillità per gli esercenti balneari, stretti nelle passate stagioni dal laccio del divieto di balneazione.
A tal proposito interviene, a mezzo comunicato, il consigliere comunale Pd Enzo Del Vecchio: “Rimane ineludibile da parte del comune di Pescara e degli altri enti interessati di avviare ulteriori iniziative per garantire un futuro di assoluta tranquillità attraverso una continua e costante vigilanza sul fiume Pescara che rimane l’origine delle cause di inquinamento del nostro mare. Non può trascurarsi l’esigenza di approfondire e valutare sotto ogni profilo l’allarme lanciato dal Corpo Forestale dello Stato che con una dettagliata relazione, trasmessa al Comune e alla Provincia di Pescara qualche mese fa, mette in evidenza le criticità riscontrate lungo l’asta fluviale soprattutto per la presenza di scarichi abusivi”, dichiara.
Mare promosso, fiume bocciato dunque. E prima o poi, quello che il fiume porta, il mare riceve. Per Del Vecchio, poi, il problema andrebbe a sorgere proprio dove il fiume abbraccia il mare e quindi dove è sita la diga foranea: “Risulta non più rinviabile una scelta sul quadro urbanistico dell’area portuale”, prosegue, “infatti, la presenza della diga foranea rappresenta un ulteriore elemento di instabilità del sistema costiero cittadino laddove, da una parte impedisce la dispersione naturale delle acque fluviali al largo della sua foce e dall’altra favorisce l’inquinamento e la desalinizzazione del tratto di mare a nord del fiume come ampiamente dimostrato dai diversi studi allo scopo commissionati”. Un punto di vista, quello di Del Vecchio, che sembra comprendere una stagione di grazia, che solo per fortuna ha avuto effetti che si sarebbero raggiunti solo con una programmata serie di interventi. Ribadita, per cui, da Del Vecchio, la necessità di tale programmazione: “Tutto ciò ha ragion d’essere anche e soprattutto con una attività di dragaggio dell’asta fluviale e dell’avamporto programmati ed eseguiti in modo da non interferire con la stagione balneare. Si tratta di un lavoro lungo e meticoloso ma che la città di Pescara ha assoluta necessità di perseguire al fine di stabilizzare definitivamente la condizione del proprio mare e salvaguardare un settore trainante della propria economia rappresentato da quello turistico-estivo”, conclude.

Daniele Galli

 

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