Sulmona, nubifragio: chiesto lo stato di calamità

 

allagamentiSulmona. La giunta comunale di Sulmona ha approvato, nella tarda mattinata di oggi, una delibera per il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturali a seguito dell’intenso nubifragio e della violenta grandinata che ha interessato la città lo scorso 3 agosto.

 

 

In considerazione dei notevoli danni alle infrastrutture per smottamenti di terreno, frane, allagamenti, rotture di condotte di scarico,  alle colture, a negozi e altre attività produttive e commerciali, ad abitazioni, la giunta ha quindi deliberato di richiedere alla Provincia de L’Aquila e alla Regione Abruzzo l’assegnazione di risorse finanziarie straordinarie, sia per coprire le spese sostenute nella fase di primo intervento, sia per poter concedere contributi alle persone danneggiate. “Siamo intervenuti prontamente –ha commentato il sindaco Fabio Federico, “, con la nostra Protezione Civile e la polizia municipale, mentre i vigili del fuoco di Sulmona e Popoli hanno operato autonomamente e per tutta la notte nelle situazioni più critiche. A tutti loro va il ringraziamento dell’amministrazione comunale, così come devo ringraziare la Protezione Civile della Regione Abruzzo, che ha inviato in città due squadre di volontari con pompe idrovore. Si è trattato di un evento atmosferico definito eccezionale, che purtroppo non è l’unico nella storia recente della nostra città”. Oltre a quello di Sulmona, anche altri Comuni della Valle Peligna hanno avanzato identica richiesta: Pacentro, Introdacqua, Bugnara, Pettorano sul Gizio, Prezza e Pratola. Secondo i primi accertamenti la zona più colpita sarebbe la fascia pedemontana del Morrone dalla frazione di Bagnaturo a Pacentro che avrebbe avuto danni alle culture del 100%. Danni fino al 75% degli uliveti, vigneti, frutteti e ortive.

 

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