Chieti. “Invito il collega Balducci a fare maggiore attenzione a quanto dichiara, così da evitare di cadere in errore confermando la scarsa conoscenza dell’argomento e soprattutto della strada di cui si parla”.
E’ quanto precisa il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo facendo seguito alle dichiarazioni di Alberto Balducci sulla Fondovalle Sangro.
“Infatti – spiega Febbo – la mia preoccupazione deriva dal fatto che i fondi destinati alla Fondovalle Sangro erano inseriti nello “Sblocca Italia”, per 62 milioni di euro, e precedentemente nella Legge di Stabilità, per 50 milioni. Ora chiedo a Balducci: come mai l’interevento è stato inserito nel Masterplan? Questo vuol dire che non sono stati rispettati i termini perentori dello “Sblocca Italia” che stabiliva come scadenza prima il 31 agosto , poi il 31 ottobre, oggi non si sa.
Credo però che i problemi sono tanti e spero davvero che si riescano a rispettare i tempi per la gara d’appalto annunciati da Balducci, ovvero il 30 giugno. Sinceramente nutro la speranza che sia davvero così e tra 4 mesi avremo le risposte.
La disinformazione del consigliere del Pd però emerge da altri particolari, in primis le problematiche relative agli usi civici aggravate dalla chiusura dell’ufficio nella Direzione delle Politiche Agricole, al centro di una scellerata riorganizzazione che ha previsto il trasferimento del personale. Altra questione da valutare con attenzione riguarda la staticità dell’opera dovuta alla particolare morfologia del terreno. In ultimo, ma forse il più rilevante, è la realizzazione di una galleria di ben 3 chilometri i cui costi probabilmente supereranno abbondantemente le cifre stanziate.
Io parlo e “scrivo” conoscendo gli argomenti – conclude Febbo – a differenza di chi nelle vesti di fedele “ventriloquo” si fa imbeccare da altri. Stia tranquillo Balducci perché sarò il primo a essere felice se entro il 30 giugno sarà bandita la gara per la fondovalle Sangro”.
Le precedenti dichiarazioni di Balducci
“Come nel mio stile, che mi ha sempre prodotto consensi elettorali, preferisco più i fatti alle parole anche se qualche volta sollecitato dalle inesattezze e dagli attacchi scriteriati dell’opposizione intervengo come risponditore, appellativo che non mi disturba affatto, in quanto titolato a farlo in qualità di Consigliere regionale congiuntamente ai miei colleghi di maggioranza.” A proposito del Consigliere Febbo, Balducci precisa: “Conosco la sua intelligenza e la sua perspicacia ma, se mi permette, un consiglio voglio darglielo. Caro Consigliere Febbo, se fossi al suo posto veramente parlerei di meno, in Consiglio e sulla carta stampata, per pensare e riflettere in silenzio sul perché della sconfitta elettorale delle ultime elezioni regionali. Gli abruzzesi tutti, se hanno deciso di cambiare è perché sicuramente non sono stati soddisfatti dell’attività amministrativa svolta dalla precedente giunta di centrodestra”. “Per quanto riguarda il merito delle questioni poste- aggiunge Balducci – sono a precisare al Consigliere Febbo, che fa confusione tra interventi diversi, che il completamento della Fondovalle Sangro, nel tratto compreso tra la Stazione di Gamberale e la Stazione di Civitaluparella, non ha nulla a che vedere con i fondi Fas 2007-2013, ma è stato finanziato dallo Sblocca Italia con 62 milioni di euro che aggiunti ai 50 già previsti con la Legge di stabilità del 2013 e con la Legge n.388 del 2000 fanno 112 milioni di euro, e non vi è alcun pericolo di perdita di tali fondi. Soprattutto, sulla base del protocollo siglato dalla Regione Abruzzo, si è scelta la strada non dell’appalto con progetto integrato, ma dell’appalto con progetto esecutivo, il che vuol dire che sarà direttamente la stazione appaltante a fare il progetto esecutivo e che una volta che l’Anas, entro la metà del 2016, avrà aggiudicato l’appalto, si avrà direttamente l’avvio dei lavori, senza che l’impresa aggiudicataria possa accampare problemi idrogeologici imprevisti o imprevedibili. Sono certo che l’esperto Mauro Febbo – conclude Balducci – sa cogliere la differenza e saprà calcolare quanti mesi di tempo e quante risorse ciò farà risparmiare per consentire finalmente all’Abruzzo di conoscere la certezza del risultato per un’opera attesa da troppo tempo.”