Celano. Quale sede più idonea se non quella istituzionale del Consiglio comunale per dibattere con trasparenza e cognizione di causa su un argomento, il sequestro della discarica, che tiene alto l’interesse dell’opinione pubblica, non solo celanese.
L’assemblea civica di Celano, infatti, si riunirà in via del tutto straordinaria venerdì 12 febbraio, alle ore 21, con all’ordine del giorno la problematica emersa in questi giorni, successivamente al sequestro del tutto preventivo di un area comprendente la vecchia discarica ed i terreni circostanti.
L’Amministrazione comunale ed il sindaco Santilli fin da subito hanno manifestato piena fiducia nell’operato delle autorità inquirenti e della stessa magistratura, auspicando altresì che sulla intricata vicenda venga fatta chiarezza al più presto onde sgomberare il campo da pericolosi allarmismi non solo per la salute dei cittadini ma anche per i danni che sta provocando all’economia locale, in particolare al comparto agricolo. A suo dire, allarmismi e congetture di vario genere messe in piedi ancora prima di conoscere la reale portata delle analisi che i tecnici specialisti del settore stanno conducendo sull’intera area.
In attesa delle eventuali determinazioni che scaturiranno dalla riunione plenaria ed urgente del consiglio comunale, è da precisare tuttavia, come ha già avuto modo di fare il sindaco Santilli, che i terreni interessati negli ultimi 50 anni non sono stati destinati alla coltivazione agricola e che la natura dei rifiuti è ancora del tutto da accertare. Ed è questo in buona sostanza il punto più delicato dell’intera vicenda e sul quale con ogni probabilità si incentrerà la discussione del prossimo consiglio comunale il cui ordine del giorno recita testualmente: discussione in merito al provvedimento di sequestro preventivo relativo alle aree site in località San Marcello.
Per sciogliere ogni dubbio attraverso indagini più approfondite sulla natura degli stessi rifiuti i NOE effettueranno accurati rilievi. Proprio per questo l’amministrazione comunale si è immediatamente resa disponibile agli inquirenti per eseguire tutte le azioni possibili in merito e per tutti gli accertamenti che dovessero rendersi necessari. Pertanto, come ha tenuto già a sottolineare il sindaco Santilli nel rassicurare la cittadinanza, prima di parlare di “Nuova terra dei fuochi” e causare ulteriori danni all’economia dell’intero territorio, soprattutto all’agricoltura, è necessario aspettare lo svolgimento delle indagini da parte delle autorità competenti utili a fare ulteriore chiarezza.