Pescara. La Commissione di Vigilanza convocata per oggi e richiesta formalmente la scorsa settimana dal M5S per audire il Presidente di SAGA Nicola Mattoscio sugli sviluppi e obiettivi da perseguire per l’aeroporto d’Abruzzo, si è chiusa in anticipo a causa dell’assenza ingiustificata di Mattoscio.
‘Siamo basiti da tanta indifferenza e approssimazione – commentano i consiglieri M5S – Continuiamo ad apprendere dalla stampa indiscrezioni e rumors per i quali vorremmo risposte certe dal CDA di SAGA, che non si presenta neanche, non solo mancando di rispetto all’Istituzione ma anche continuando a perpetrare l’unica policy davvero visibile di SAGA: la mancanza di trasparenza.
Chiederemo al Presidente della Commissione di Vigilanza di riconvocare Mattoscio perché gli abruzzesi hanno il diritto di conoscere il futuro dell’aeroporto e del trasporto nella nostra regione, dal momento che pagano profumatamente questo servizio’.
‘Il presidente della Saga, Nicola Mattoscio ha preferito non presentarsi in Commissione Vigilanza per parlare della situazione della Società Abruzzese Gestione Aeroporto e la sua assenza è da ritenersi assolutamente ingiustificata soprattutto in virtù della situazione di allarme che si è creata dopo il mancato rinnovo del contratto con la Ryanair’.
E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo.
‘La convocazione – spiega Febbo – muoveva dalla necessità di capire se il presidente Mattoscio ritenesse realmente percorribile l’ipotesi avanzata dal presidente D’Alfonso, per bocca del consigliere D’Alessandro, che prevede la ricapitalizzazione della Società dei servizi aeroportuali attraverso il conferimento di beni immobili.
Ma le osservazioni da sottoporre a Mattoscio riguardano soprattutto i rischi che deriverebbero, in caso andasse in porto il progetto del governatore, di fronte a una eventuale procedure concorsuale a cui potrebbe incorrere la Saga. Dubbi ai quali però il presidente della società abruzzese non ha voluto rispondere. Inoltre dal presidente di Saga ci si aspettavano altri dettagli circa i crediti che la società vanta nei confronti della Regione Abruzzo, da girare alla compagnia Ryanair, e sui colloqui intercorsi prima e dopo la decisione presa dalla stessa compagnia aerea’.