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Pescara, Forza Italia chiede pronto intervento sociale per gli operai di Attiva

Pescara. Interviene sulla questione degli operai interinali Attiva Spa il coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini, che con una nota stampa ha comunicato:

“Oggi Forza Italia chiede che venga attivata una linea di Pronto Intervento Sociale dedicata a quelle famiglie, per sostenerle in un momento di grave difficoltà, attivando subito un censimento delle necessità più immediate di quei nuclei, come la spesa familiare, le spese scolastiche, il trasporto pubblico gratuito per gli eventuali minori a carico”.

Dopo il recente rigetto da parte della Corte dei Conti della richiesta di estendere anche agli interinali l’obbligo di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato che abbiano prestato servizio presso una pubblica amministrazione (legge n. 101/2013), l’Amministrazione aveva comunicato il proprio impegno a percorrere altre vie risolutive, in collaborazione con i rappresentanti legali dei lavoratori.

“E’ esattamente un mese che le 65 famiglie degli ex precari di Attiva sono accampate sotto il Palazzo comunale per manifestare la propria disperazione per la perdita di quel posto di lavoro che per molti era l’unica fonte di reddito”.

“Nel frattempo vanno adottate subito misure sociali straordinarie per garantire un valido supporto immediato ai 65 ex precari e alle loro famiglie: attraverso il capitolo di bilancio del Pronto Intervento Sociale, l’assessore delegato Diodati, deve dare mandato ai propri uffici di attivare una linea dedicata alle 65 famiglie; gli operatori comunali devono effettuare un censimento sociale per conoscere le condizioni di ciascun lavoratore al fine mettere in atto programmi di sostegno personalizzati”.

“Nel frattempo il sindaco Alessandrini dia esempio di umana solidarietà, quella che sino a oggi è mancata: dia disposizioni affinché il portone del Palazzo comunale resti aperto di notte e di domenica, per consentire a quei 65 precari che stanno civilmente protestando di poter usufruire dei servizi, all’occorrenza, o comunque possano trovare un rifugio sicuro e al caldo, predisponendo, se necessario, anche un controllo notturno di un presidio fisso della Polizia municipale a protezione dei lavoratori stessi”.