Pescara. “Inutile continuare a condannare gratuiti atti di violenza dei rom se la viltà e l’ipocrisia hanno preso il posto di valori tradizionali come l’onore e l’orgoglio”.
È il commento di Marco Forconi, coordinatore provinciale di Forza Nuova, all’indomani della rissa nei pressi del mercato di via Rio Sparto.
Nella giornata di ieri, infatti, attorno alle ore 10,00 due donne rom a bordo di una automobile hanno superato le transenne del mercato rionale del quartiere San Donato. Un commerciante le ha invitate a tornare indietro, ma una delle due donne avrebbe telefonato al marito che, ascoltato l’accaduto, è tornato assieme alle due nello stesso posto circa mezz’ora più tardi. Assieme all’uomo altri sette rom, che hanno mandato all’aria la merce del commerciante coinvolto e poi lo hanno preso a calci e pugni.
Seppure ferito lievemente, sembra che l’ambulante voglia denunciare l’amministrazione comunale, in quanto i commercianti sarebbero, nella sua opinione, una categoria poco tutelata. Dal canto suo, il Comune di Pescara ha dichiarato di voler aumentare i controlli.
Massima solidarietà all’ambulante pescarese dal movimento Forza Nuova, che invita l’opinione pubblica a riflettere sull’attuale situazione dei rom nel comprensorio pescarese. “Se, da un lato” spiega, infatti, Forconi, “è vero che l’operato delle forze dell’ordine nell’ambito dei sequestri patrimoniali è stato discretamente lodevole, dal fronte popolare non solo non c’è stata alcuna reazione alle costanti e barbare vessazioni di questi individui (che di nomadismo hanno ben poco), ma addirittura una certa rassegnazione ed in certi casi, soprattutto da parte dei giovani, una vomitevole ed assurda collusione”.
Forconi nota, però, che collegandosi alla rete, è possibile visionare commenti rabbiosi dei navigatori che “annunciano rivoluzioni da guerriglia urbana. Nella realtà, invece, la pecora continua a fare la pecora, con il pescarese medio che sfoga la sua rabbia nella lettura dei quotidiani sportivi o in passeggiatine coatte del fine settimana nei centri commerciali. Inutile, pertanto,continuare a condannare gratuiti atti di violenza dei rom se la viltà e l’ipocrisia hanno preso il posto di valori tradizionali come l’onore e l’orgoglio. Alcune porzioni di territorio che desiderano essere aiutate saranno aiutate. Il resto, soccomba e si abitui ad un’esistenza di schiavitù”.