Pescara. Prosegue il ping-pong tra l’assessore Cerolini e il Pd sul campo sociale. Prendono la parola, in conferenza stampa, i consiglieri comunali Fusilli e Del Vecchio, e rispondono sui dati forniti dall’assessore sulle difficoltà delle famiglie con minori in affido.
È degli ultimi due giorni la bagarre di dichiarazioni fra le parti. E ironizzando sulle dichiarazioni esordiscono i Pd Fusilli e Del Vecchio: “Se un medico ti consiglia di prendere un giusto periodo di riposo vale la pena di dargli retta. Ma se quel medico è anche un politico allora è bene stare al gioco ironico della sua provocazione. Peccato però che l’Assessore Cerolini Forlini nel mischiare ironia e responsabilità amministrativa incorra in palesi omissioni e grossolane bugie che purtroppo coinvolgono la dignità e la riservatezza di tante famiglie pescaresi che hanno preso in affido minori in difficoltà senza ricevere il previsto contributo di sostegno”. Una controversia di versioni e di dati; il Pd ha denunciato la mancata corresponsione nel corso di quest’anno di circa 20.000 euro per la mancanza di liquidità di cassa, mentre l’Assessore ha fornito le sue cifre e cioè che il quantum ancora da erogare è di appena 2.500 euro.
“Peccato, però”, sottolinea Fusilli, “che la situazione reale al 14 luglio 2010 sia esattamente questa: 24600 di somma impegnata per il 2010, a fronte di sole 4200 euro effettivamente pagate al 14 luglio, ovvero solo i mesi di gennaio e febbraio, una differenza irrisolta di 20400 euro”. Varie, ironiche accuse di incapacità nel far di conto, per poi passare a consigli di contabilità. Consigli indirizzati sempre all’assessore Cerolini: “Se poi vuole un suggerimento in tema di carenza di liquidità di cassa La invitiamo ad avvertire gli assessori, Fiorilli e Seccia, che la tanto declamata Società Parcheggi, guidata dall’Avv. Roberto Core, ad oggi non ha ancora provveduto a versare un solo euro di quanto dovuto per la gestione dei parcheggi dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2010. Una mancata entrata di oltre 650.000 euro, considerato il canone annuo di 1.922.000 euro dovuto, che ben avrebbe potuto consentire alla ragioneria di liquidare quegli impegni in favore delle famiglie che hanno bambini in affido ed evitare a Lei un così triste scivolone. E già che c’è ricordi a quei suoi colleghi di Giunta che l’art. 16 del contratto di servizio sottoscritto tra il Comune di Pescara e la società Pescara Parcheggi prevede che quest’ultima, oltre al pagamento di quanto dovuto e nella tempistica dovuta, è sanzionabile, in caso di ritardo nei pagamenti, con l’applicazione degli interessi moratori del 5% una tantum sull’importo dovuto e quelli legali in proporzione al tempo di ritardo.”.
Sociale-Festival, sociale-parcheggi, l’adagio è sempre lo stesso: si torna a ribadire la sovrabbondanza di incarichi di consulenza. “Trattandosi di una società interamente di proprietà del Comune a pagare sarebbe lo stesso soggetto, cioè la collettività, a meno che l’Amministrazione non attivi, come sarebbe auspicabile, una azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore della stessa società. Ed allora”, chiede il Pd, “chissà se da questi conti alla fine non ci esca anche un ulteriore budget da destinare ad un altro incarico di consulenza, magari per supervisionare alle attività della Pescara Parcheggi?”.
La replica di Cerolini e Fiorilli: colpa del caldo! “Il caldo e la stanchezza continuano evidentemente a giocare brutti scherzi al Pd che, sotto il solleone, continua a sparare numeri al lotto senza neanche preoccuparsi di leggere e approfondire le carte al fine di evitare continue brutte figure che, come unico effetto, producono la perdita di credibilità dell’intero Pd. Non comprendiamo chi abbia fornito dati tanto errati al consigliere Fusilli in merito al presunto mancato pagamento dei rimborsi alle famiglie che hanno bambini in affido: il consigliere continua infatti ad aggiungere uno zero di troppo al debito reale, pari ad appena 2.500 euro, somma che sarà tra l’altro liquidata entro quarantotto ore. E la confusione regna sovrana anche per quanto riguarda le somme che Pescara Parcheggi dovrebbe versare al Comune per la gestione dei posti auto a pagamento: per contratto la società deve liquidare quelle quote con cadenza trimestrale, dunque, avendo assunto il servizio a marzo, i pagamenti dovevano avvenire entro il 30 giugno 2010, sarebbe stato sufficiente leggere il contratto per non rimediare figuracce”. Lo hanno detto gli assessori alle Politiche sociali Guido Cerolini e alla Mobilità Berardino Fiorilli in replica all’odierna conferenza stampa del Pd.
Prosegui, quindi, il ribaltone di versioni. Secondo il Comune, in totale sono quattro le fatture non ancora liquidate a quattro famiglie, per un importo complessivo pari a 2.500 euro: si tratta, nello specifico, dell’atto numero 206 del 22 aprile 2010 per un importo di 300 euro; l’atto 237 del 3 maggio, pari a mille euro; l’atto 268 del 14 maggio pari a 900 euro e, infine, l’atto 262 del 14 maggio pari a 300 euro. L’assessore Fiorilli precisa,invece, sulla questione ‘Pescara parcheggi’: “Ancora più confusi i dati relativi a Pescara ParcheggI. Bastava però leggere il contratto per capire che siamo nella perfetta regolarità: il contratto stesso, infatti, prevede che Pescara Parcheggi debba versare quelle somme trimestralmente, dunque, in questo caso, entro il 30 giugno. Chiuso il primo trimestre gli uffici si sono attivati per le procedure del pagamento bancario da parte di una società che è ancora in start up. Forse ci sarà il ritardo di qualche giorno, e non di mesi, un ritardo che comunque non incide sugli equilibri di bilancio. Al di là delle facili ironie estive, è evidente che anche il Pd ha il dovere di approfondire le carte prima di improvvisare conferenze stampa costellate di errori e imprecisioni che mal si addicono a dei pubblici amministratori”.
Daniele Galli