La decisione dell’amministrazione comunale ha scatenato un’acccesea polemica e il consigliere Comunale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, si chiede come mai “in tutto il mondo le pubbliche amministrazioni incentivano l’uso della bicicletta. A Pescara, invece, il sindaco Mascia – quello che ha autorizzato il parcheggio delle auto sui marciapiedi – annuncia tolleranza zero verso i ciclisti che pedalano sulla Riviera nord”.
Per Acerbo il sindaco dimostra di non conoscere la città perché dalla Rotonda Paolucci fino a Montesilvano zona, dove è stato denunciato il fenomeno dei “ciclisti spericolati”, non c’è la pista ciclabile. “I ciclisti possono scegliere – ha precisato il consigliere di Rifondazione – se pedalare sul marciapiede o sulla strada tra le automobili e giustamente scelgono il percorso meno pericoloso. E’ sacrosanto chiedere ai ciclisti di andare piano e di non creare problemi ai pedoni sulla riviera nord e di fronte a comportamenti pericolosi e maleducati è giusto che i vigili intervengano. Altra cosa è pretendere che i ciclisti percorrano una pista ciclabile che non c’è. E’ ovvio che i pedoni, soprattutto i genitori che vanno al mare con bambini, si arrabbino se intorno a loro sfrecciano ciclisti maleducati. Ma la soluzione non sta in un assurdo divieto, ma nella delimitazione dei percorsi, come avviene in tutta Europa. Il problema andrebbe affrontato nell’immediato realizzando, come in tutta Europa, sullo spazioso marciapiede della riviera nord una segnaletica orizzontale e verticale che indichi chiaramente lo spazio dedicato alle biciclette. In pochi giorni da Rotonda Paolucci a Montesilvano avremmo quindi una pista ciclabile che garantisca sicurezza e serenità a ciclisti e pedoni”.