Montesilvano. Sarà posto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale il tema riguardante l’ubicazione della nuova chiesa parrocchiale della Beata Maria Vergine del Carmelo, nella frazione di Villa Carmine, che stando a quanto comunicato dai consiglieri del M5S dovrebbe sorgere sulle aree di via Verdi, “destinate alla costruzione di una piscina ad uso pubblico da realizzare in project financing”.
Con una nota stampa, i consiglieri del M5S hanno espresso perplessità riguardo al voto che saranno chiamati ad esprimere in sede di consiglio. “A 2 giorni dal prossimo consiglio comunale non abbiamo ancora avuto visione del presunto nuovo progetto che giustificherebbe la nuova ubicazione”, hanno affermato, ricordando come la costruzione della nuova chiesa parrocchiale era prevista su un altro terreno, che sin dal 2005 era stato destinato a questo utilizzo.
“Tra 2 giorni ci verrà richiesto di approvare, a scatola chiusa, una nuova assegnazione di terreni con motivazioni esposte in delibera assolutamente deboli, come per esempio che il precedente terreno è in leggera pendenza o la presenza della cabina dell’enel: e ci hanno messo 10 anni per scoprirlo?”
Per quanto riguarda l’assegnazione del nuovo lotto, più esteso di circa 400 mq rispetto al precedente, i consiglieri affermano “Il 27 novembre in consiglio comunale siamo stati chiamati a votare, fuori ordine del giorno, l’eliminazione del vincolo sulle aree di Via Verdi destinate fino a quel momento alla costruzione della piscina”.
“Alla nostra specifica domanda, l’assessore Cozzi ci aveva risposto che l’operazione non era in nessun modo propedeutica a riassegnazioni alternative per tali aree”.
“Dopo soli pochi giorni dal quel consiglio comunale appare come per miracolo una delibera di Giunta per l’assegnazione di quelle aree al fantomatico nuovo progetto della chiesa”.
Rilevano poca trasparenza i consiglieri del M5S, che affermano “Ci viene chiesto di accettare tale trasferimento in quanto necessario al nuovo progetto che però non ci è stato sottoposto nè ufficialmente nè ufficiosamente; ci viene detto che l’approvazione è cosa urgente ma ci risulta che la richiesta di rassegnazione sia stata protocollata in data 26 ottobre 2015 e ad oggi noi consiglieri non ne abbiamo alcuna evidenza”.
Hanno inoltre specificato “Non ci interessa schierarci pro o contro il trasferimento o la bontà del progetto ma non possiamo non stigmatizzare la fumosità di questo iter che ora sembra essere l’emergenza assoluta per la città nonostante ci siano stati i tempi necessari per gestire il tutto con totale trasparenza e con i necessari approfondimenti da parte dell’amministrazione. Perché ora c’è fretta di chiudere la pratica in pochi giorni? Dov’è la trasparenza?”