L’intero complesso del parco ex Di Cocco, alcuni appartamenti e marciapiedi della riviera nord e sud: sarebbero solo alcuni dei beni che l’amministrazione comunale di Pescara potrebbe acquisire. Tempo limite fissato per il 23 settembre, entro quando il Comune dovrà aver valutato quali immobili è realmente interessato ad acquisire ed eventualmente rifiutare quelli la cui gestione dovesse rivelarsi eccessivamente onerosa. L’ufficializzazione è arrivata dal Presidente della Commissione Finanze Renato Ranieri che stamane, durante la seduta di Commissione, ha esaminato i contenuti del Decreto sul Federalismo demaniale.
“I tempi sono strettissimi – ha commentato Ranieri -: in sostanza il dispositivo di legge prevede l’attribuzione a Comuni, Provincie, città metropolitane e regioni del patrimonio demaniale a costo zero: i beni vengono attribuiti ai Comuni considerando il loro radicamento sul territorio, salvo che si ritenga più opportuna la cessione alle Provincie o alla regione per l’entità o la tipologia del bene”. Ma non è tutto oro quello che luccica, l’Ente infatti dovrà dimostrare di avere capacità finanziaria, ossia idoneità economica necessaria a soddisfare le esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni e garantire la valorizzazione ambientale dell’immobile stesso, realizzata avendo riguardo delle caratteristiche fisiche, morfologiche, ambientali, paesaggistiche, culturali e sociali dei beni trasferiti, per assicurare lo sviluppo del territorio e la salvaguardia dei valori ambientali, un impegno ben preciso. Tra i beni che potrebbero essere ceduti al Comune facendo una stima banale si parlerebbe di milioni e milioni di euro, nel frattempo però è necessaria un’immediata attivazione degli uffici comunali affinchè, una volta pubblicato l’elenco definitivo dei beni oggetto di cessione, il Comune stesso provveda a comunicare, l’elenco delle aree e delle strutture di cui non vuole entrare in possesso, valutando ad esempio la loro eccessiva onerosità, beni che resteranno in carica al Demanio. E se come si dice, chi tace acconsente, l’eventuale silenzio dell’amministrazione metterà l’Ente nella condizione di dover assumere automaticamente la responsabilità di tutti gli immobili. “Già per la prossima settimana verrà dunque convocato un ulteriore vertice con i dirigenti per iniziare a spulciare l’elenco dei beni per valutare le spese connesse alla gestione di ogni singola struttura accertando l’eventuale convenienza per l’amministrazione comunale”, ha sottolineato Ranieri.
Monica Coletti