“Pavone ha cercato di far passare i tardivi buoni propositi della sua amministrazione con obiettivi da raggiunti. Purtroppo per lui, la realtà è altra cosa e questo i cittadini rosetani lo hanno capito da tempo”.
All’indomani della conferenza stampa di fine anno in cui il sindaco di Roseto Enio Pavone, ha tracciato il bilancio delle attività svolte nel 2015, il Pd mette dei paletti e controbatte, punto per punto, quanto esposto ieri dal primo cittadino.
In particolare il Pd contesta “l’orgoglio” per come è stata amministrata la città espresso da Pavone, insieme alla “grande soddisfazione” per un bilancio politico definito “decisamente positivo”.
“Riteniamo i rosetani maturi e tanto stufi da comprendere benissimo che l’ inizio dei lavori citati dal sindaco (dalla riqualificazione di aree urbane agli asfalti elettorali)”, si legge in una nota, “va a confermare in modo inequivocabile il poco o il nulla fatto negli anni precedenti soprattutto se si pensa che alcuni progetti importanti come la pista ciclabile e la piazza e la palestra di Cologna Spiaggia hanno una storia politica che Pavone non può usurpare a suo solo vantaggio”.
Inoltre per quanto riguarda il completamento della raccolta differenziata sul territorio, il Pd ricorda che i cittadini la pagano già da tempo, nonostante non avessero avuto ancora il servizio. Tasse alte, città sporca, spiagge libere quasi azzerate e mancanza di decoro per i luoghi simbolo della città sono le altre accuse che il Pd contesta all’amministrazione Pavone. Senza dimenticare il commissariamento della Riserva che “ha rappresentato bene l’assoluta incapacità e il totale disinteresse per una progettazione politica del territorio qualificante da un punto di vista culturale ed economico”.
“Avrebbe fatto bene Pavone”, conclude la nota, “a non fare l’elenco di ciò che sta iniziando a fare solo ora o che ha fatto in questi ultimi mesi, in apertura della nuova campagna elettorale, perché questo significa prendere in giro i suoi cittadini ed ammettere palesemente il fallimento dell’amministrazione di centrodestra. Con quale orgoglio si può parlare di un tale bilancio? Avrebbe fatto bene a non menzionare l’armonia della sua coalizione che invece, ultimamente, ricorda sempre più spesso a lui e a Norante che i numeri contano più delle belle parole”.