Insieme a lui Silvio Paolucci e Gianluca Fusilli, segretario e vice-segretario Pd Abruzzo. La linea d’azione passa da due emendamenti soppressivi che verranno presentati nelle due Camere nazionali, che dalla norma nazionale partono e al provvedimento sul territorio abruzzese arrivano. La prima, quella riguardante il raccordo autostradale Chieti-Pescara, si affretta ad intervenire nei confronti di un imminente provvedimento, esposto dal consigliere Fusilli: “è allo studio, per dare esecuzione al provvedimento della finanziaria di Tremonti, l’ipotesi di far gravare il pedaggio per l’asse attrezzato sui caselli autostradali immediatamente ad essa connessi: quindi chiunque entri o esca dall’autostrada dei parchi in un casello con immissione o emissione sull’asse pagherà un euro in più della normale tariffa”.
Una volta entrati nell’ottica dell’asse a pagamento, viene comunque normale chiedersi per quale motivo chi esce al casello di Chieti e si dirige, ad esempio, verso Manoppello quindi senza percorrere l’asse debba pagare un euro in più: “Questo è un escamotage che vogliono adottare perché la stessa Anas ha difficoltà tecniche a pedaggiare direttamente l’asse”, afferma il Sen. Legnini, “ma la norma si può e si deve modificare alla base. Questo per la natura tecnica del tratto stradale in questione. L’asse attrezzato nasce come strada a servizio dell’area industriale, quindi non come raccordo autostradale, solo successivamente prolungata verso Pescara e Brecciarola. Il nostro emendamento chiede all’Anas di declassificarla da Raccordo Autostradale a quella che è realmente: un tratto stradale ad alto traffico urbano, in particolare utilizzato da pendolari. Esattamente il tipo di strada esclusa dalla tassazione della manovra”.
Legnini continua spiegando che le strade soggette al pedaggio, secondo la nuova normativa, sono quelle che collegano un tratto autostradale con un altro o direttamente con un centro urbano: “non rientra in queste il caso dell’asse Chieti-Pescara, per cui o il pedaggio diretto o l’aumento di un euro, che peggio farebbe facendo pagare anche chi non deve, è comunque un balzello ingiusto e iniquo. Il pedaggio deve essere assolutamente tolto dalla considerazione di questo bilancio”, esclama il Senatore.
L’altra questione: le Zone Franche Urbane. Nel 2007 ne vennero istituite 22, tra cui Pescara, in tutta Italia; poi si aggiunse L’Aquila post-terremoto, con finanziamenti ad hoc. Il beneficio attribuisce automaticamente per 5 anni benefici fiscali alle imprese che vanno ad insediarsi all’interno di determinate aree degradate, come rilancio dello sviluppo. “Il governo Berlusconi ha iniziato fissando un tetto di spesa di 50 milioni su base nazionale”, spiega Legnini, “ora continua svuotandone lo spirito della norma con l’inserimento delle Zone a Burocrazia Zero”. Il punto controverso è questo: laddove la Zona a Burocrazia Zero coincide territorialmente con la ZFU, decade il beneficio automatico e le risorse stanziate vengono attribuite al sindaco che distribuisce contributi a pioggia. “E’ contro lo spirito stesso della ZFU”, continua Fusilli “l’automaticità, garanzia di attribuzione legale, viene sostituita dalla discrezionalità dei sindaci; poi con i pochi fondi, risicati dal tetto massimo, per Pescara ci sono (fonte CIPE) 2.144.000 euro: in pratica il sindaco potrà dare giusto una cosetta per aiutare qualcuno qua e la, tutt’altro che quel sistema di incentivi con potenzialità lievitatrice per lo sviluppo progettata per la ZFU”.
Sulla scia della raccolta firme realizzata sul territorio dal Partito democratico, si profila questa nuova iniziativa rivolta alle massime sedi rappresentative del Paese: “Ci aspettiamo il sostegno di tutti gli enti locali”, spera il segretario Paolucci, “ unito al sostegno anche dei parlamentari di centro-destra”. I tempi d’azione sembrano ben stretti, per Legnini però: “c’è tutto il tempo per la presentazione e l’approvazione in Senato”.
I cittadini, e le loro tasche, non hanno che da sperare; tra tre giorni le prime risposte: al casello.
Anche Costantini si scaglia contro il pedaggio dell’asse attrezzato. Il capogruppo Idv alla Regione attacca il Governo sulla tassazione della Chieti-Pescara: “E’ la filosofia del Governo Berlusconi: togliere ai poveri per non chiedere nulla ai ricchi. Gli evasori e i delinquenti non possono essere toccati, mentre i lavoratori onesti, che non ce la fanno più a pagare le tasse ed il costo della vita insostenibile, adesso dovranno pagare anche i rincari delle autostrade e i pedaggi per i raccordi autostradali”.
Questo quanto riportato in una nota, che continua: “La stessa filosofia che ha ispirato tutti gli articoli della manovra del Governo. Ogni giorno migliaia di lavoratori percorrono l’asse attrezzato. Di nuovo a loro, già costretti a subire il blocco degli aumenti contrattuali ed i tagli alla spesa sociale, vengono chiesti sacrifici. Oltre a loro”, conclude il capogruppo IdV, “a pagare saranno solo le imprese sane, quelle che alimentano l’economia reale e la produzione di ricchezza, già tartassate da ogni punto di vista. A chi si arricchisce, invece, solo con le speculazioni finanziarie (e che di conseguenza non ha bisogno né dell’auto, né del camioncino per spostarsi) ‘zero sacrifici’ ”.
Casciano: “Mascia e Sospiri minimizzano il problema”. Anche il segretario cittadino Pd, Stefano Casciano, interviene, con una nota, sulla querelle del pedaggio. “Il Presidente della Provincia, Guerino Testa, ha dichiarato di essersi attivato, insieme ai parlamentari abruzzesi del Pdl, per scongiurare l’attivazione del pedaggio sull’asse attrezzato. Mi chiedo come sia possibile che mentre il Presidente Testa si attivi per risolvere questo pericolo per i cittadini, Mascia e Sospiri, esponenti dello stesso partito, continuino ancora a minimizzare il problema, dichiarando che la probabilità che venga introdotta una simile tasse è più che remota e che l’opposizione ‘semplicemente abbaia alla luna’. Li riterremo responsabili in prima persona qualora questa eventualità si verifichi e inviteremo i cittadini pescaresi a bussare alle loro porte per avere un contributo per il pagamento del nuovo pedaggio”.
Il capogruppo Pdl Lorenzo Sospiri su asse attrezzato e pedaggi. “L’asse attrezzato, nel tratto compreso tra Chieti e Pescara, non è e non sarà sottoposto a pedaggio: mentre il Pd continua ad abbaiare alla luna, il Pdl ha già ottenuto il risultato voluto, con l’esclusione dell’infrastruttura dall’applicazione del ticket di percorrenza. Non solo: ora stiamo già lavorando per non far gravare gli annunciati aumenti autostradali su quegli automobilisti che entrano ed escono dai caselli dell’A24 e A25. E mentre il Pdl e la coalizione di centro-destra lavorano per il territorio, il Pd continua a fare chiacchiere”.