Pescara. L’attuale manager della Asl di Pescara, Claudio D’Amario, è stato nominato stamani dal Consiglio dei ministri come subcommissario per la sanità in Campania, al fianco del nuovo commissario Joseph Polimeni, oggi direttore generale della Asl di Lucca.
Resta da capire quale sarà il futuro della Asl pescarese, considerati i diversi progetti avviati da D’Amario, il cui mandato dovrebbe scadere tra un anno.
D’Amario è al vertice dell’azienda sanitaria di Pescara dal 2009, quando fu nominato da Gianni Chiodi. Il manager ha lavorato negli anni della sanità abruzzese commissariata e forse proprio l’attività portata avanti nel capoluogo adriatico ha contribuito nella scelta del Consiglio dei ministri.
“E’ stata fatta una scelta in linea con quelle che sono state le mie indicazioni sui commissari, cioè prendere persone esterne alla Regione, ma per mantenere la massima garanzia di terzietà – ha infatti spiegato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, commentando la nomina di Polimeni e D’Amario – Due personalità esperte del sistema sanitario sia dal punto di vista della gestione sia dal punto di vista dei Lea e della qualità dell’assistenza. L’obiettivo che ho dato sia al commissario che al subcommissario è quello di fare di tutto per far uscire la Campania dal piano di rientro dei prossimi due anni, sia dal punto di vista dell’equilibrio finanziario sia dal punto di vista dei livelli essenziali di assistenza”.
D’Amario, per me è un onore
D’Amario parla di “un onore” nel commentare il nuovo incarico: “In Abruzzo veniamo da sette anni di gestione commissariata e forse questo ha contribuito. Alla Asl di Pescara – evidenzia – abbiamo fatto un grande lavoro di riorganizzazione. Sicuramente il mio percorso qui si stava concludendo, sto completando i grandi progetti che ho avviato. Vedremo nei prossimi giorni”, dice il manager in relazione al futuro della Asl pescarese.
Per quanto riguarda l’attività che dovrà portare avanti in Campania, D’amario parla di “un lavoro impegnativo e importante, più di programmazione che di gestione. Un lavoro – osserva – di grande programmazione e riorganizzazione, soprattutto finalizzato ai Lea (Livelli essenziali di assistenza). La prossima settimana andrò al ministero per vedere quali saranno i miei compiti e quale il lavoro da fare”.