Pescara, Del Vecchio (Pd): “uniche opere pubbliche terminate sono quelle di D’Alfonso”

lavoriPescara. Dopo gli attacchi degli ultimi giorni, il consigliere comunale del Pd Enzo Del Vecchio non getta la spugna e torna ad accusare la “fallimentare” gestione Mascia. L’opera sotto accusa è sempre la stessa, il prolungamento dell’asse attrezzato Pescara-Chieti, che sarebbe dovuto essere finanziato dall’Anas e per il quale la gestione Mascia sembrerebbe essere andata liscia. “L’operazione non verrà più finanziata, ma i soldi non sono mai stati sicuri, ecco l’ennesima scusa che, come al solito, non si regge in piedi, – dice Del Vecchio -, il potenziamento dell’asse viario diretto al porto è finito così in qualche polveroso scaffale la cui riesumazione è avvenuta solo per la comunicazione dell’ANAS che ha comunicato che l’opera non verrà più finanziata”.

L’ANAS avrebbe dunque negato qualcosa che in molti dicono fosse già promesso o concordato. Ma non tutto sembrerebbe esser perso, da quanto dichiara il consigliere. “In mezzo a tanto disastro amministrativo qualche grande infrastruttura continua il suo percorso di innovazione e sviluppo della Città come per esempio il collegamento viario Via Caravaggio-Via Ferrari o lo svincolo dell’asse attrezzato di Via Tirino ad opera dell’ANAS e non certo ad opera di questa amministrazione”. Un progetto, quest’ultimo, che prevedrebbe la realizzazione di due rampe di ingresso/uscita della Circonvallazione in aderenza al viadotto esistente. A portare a compimento l’opera sarà la Co.Ge.Sud s.r.l., che dovrà concludere i lavori in 360 giorni. Quello che però Del Vecchio vuol mettere in evidenza è che i pochi risultati positivi sarebbero, “esclusivo frutto dell’impegno della minoranza”. Solo grazie alla fattiva collaborazione che l’amministrazione di centrosinistra aveva instaurato con l’ANAS, l’Ente ha assicurato la copertura totale del finanziamento dell’opera”, sottolinea Del Vecchio. L’opposizione si fa forte di un momento di crisi per l’attuale maggioranza e ne approfitta per mostrare agli occhi della cittadinanza un impegno che sembrerebbe alquanto vacante.

Monica Coletti

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