Pescara, Stangata allle Zone franche urbane

CuzziPescara. “Le zone franche sono diventate una colossale bufala, roba da tapiro d’oro”, così, senza mezzi termini, Giacomo Cuzzi, segretario Pd del Circolo Tiburtina esordisce in una nota.
Già stravolte nella loro originaria concezione, seguendo il concetto dello sviluppo strategico delle periferie e dei quartieri più degradati, le zone franche urbane hanno subito modifiche sostanziali nel corso degli anni e oggi  forse subiscono il colpo mortale. I dati riportati da Cuzzi parlano di una vera e propria stangata. Dalla prima stesura normativa si evinceva che le piccole e medie imprese che nascono all’interno di una Zfu tra il 1/01/2008 e il 3/12/2012, potevano sperare di ottenere: esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione Irap, esenzione Ici, esonero dai versamenti dei contributi previdenziali attraverso criteri automatici di erogazione. Successivamente, con il decreto ‘mille proroghe’ art. 9 comma 4 del D.L n°194 del 30/12/2009 sono state apportate sostanziali modifiche con effetti retroattivi: l’esenzione fiscale è stata trasformata in un contributo, sono state soppresse le esenzioni Irap e le imposte dirette, rimangono soltanto i contributi per l’ici e i contributi previdenziali, passando dall’esenzione ai contributi, e per l’erogazione dovranno provvedere i comuni. “Già sino a qui un flop colossale che ha illuso tutti con norme agevolative apparenti, stravolte nel corso degli anni dimezzando come se non bastasse i contributi fiscali”, evidenzia il consigliere della circoscrizione Portanuova.
Ma Cuzzi arriva poi a parlare di una vero e proprio colpo mortale per le Zfu: “Con il decreto legge 31 maggio 2010 n° 78 riguardante ‘misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria’ – ART 43- si evince che le zone non più franche ma a burocrazia zero possono essere istituite nel meridione d’Italia; e che ove la zona a burocrazia zero coincida nelle regioni con una delle zone franche urbane individuate dalla delibera CIPE del 8 maggio 2009 le risorse previste per tali zone franche urbane saranno utilizzate dal Sindaco territorialmente competente per la concessione di contributi diretti alle nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero. I fondi già previsti per tale iniziativa  saranno gestiti dal Sindaco, non più con criterio automatico di erogazione, per nuove iniziative con criterio discrezionale e  chiaro per pochi e non per molti”.
In conclusione arriva la denuncia e la critica diretta di Cuzzi al centrodestra locale: “Si è persa una grande occasione per il rilancio delle nostre periferie e questo dimostra ancora una volta che a qualsiasi livello il centrodestra che governa tutto in Abruzzo non è in grado di contrastare manovre di questo tipo e, invece di ottenere aiuti dal Governo amico per lo sviluppo del territorio,viene sistematicamente dimenticato. Le zone franche si ridurranno all’apertura di quattro negozi e non saranno certo un’occasione storica di rilancio. Il centrodestra non ha gli attributi per alzare la voce nei confronti di scelte che vanno contro lo sviluppo di Pescara”.

Daniele Galli

 

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