È accaduto nell’ultimo Consiglio provinciale, durante il quale il gruppo di opposizione ha espresso una serie di perplessità in merito. Secondo i consiglieri del Pd, infatti, mancherebbero un’adeguata pianificazione e l’assoluta certezza su un reale risparmio dei costi di gestione. A queste ragioni si aggiungerebbe, poi, la mancanza di garanzia sul fatto che, gli enti che s’andranno a convenzionare con la provincia, non facciano eseguire poi i lavori in subappalto.
Al contrario, i consiglieri in questione sostengono di aver proposto la sperimentazione del nuovo sistema soltanto su alcuni distretti con l’obiettivo di verificare anticipatamente costi, efficacia ed efficienza. “Inoltre” aggiungono “abbiamo proposto la riassunzione per un periodo limitato e nel numero necessario dei lavoratori interinali che, nel frattempo, hanno anche maturato un esperienza professionale notevole ed affidabile in considerazione del fatto che alcuni hanno lavorato presso la provincia per almeno 10 anni ed una tempestiva pianificazione che rendesse possibile almeno un taglio dell’erba sull’intero territorio provinciale e, laddove necessario, anche due”.
Stando a quanto affermato dal Pd, sembra che alcuni “colleghi di maggioranza”, che sono sindaci nelle loro città, non abbiano aderito all’invito della Provincia di sottoscrivere la convenzione “incriminata”. Per questo motivo, il gruppo consiliare avrebbe deciso di non sostenerla con il voto formale, “perché è una soluzione tardiva, burocraticamente lunga e palesemente pasticciata che non pone una tempestiva soluzione alla pericolosità delle strade, dovuta alla presenza di erbacce e non da alcuna garanzia di un risparmio economico per l’ente che si unisca ad una maggiore efficienza. Si continua con l’ormai consolidata navigazione a vista nell’affrontare anche il più naturale ed istituzionale dei problemi la provincia ha qual è quella della pulitura dell’erba lungo le strade.”