Chieti. Il consiglio comunale ha approvato, a maggioranza, la delibera di assestamento del bilancio 2015, bocciata dal collegio dei revisori dei conti. Il capogruppo di Giustizia sociale, Bruno Di Paolo, punta il dito sulla maggioranza di centro destra.
“Per l’ennesima volta è stato portato un partito di delibera all’attenzione di noi consiglieri in tutta fretta e a dir poco rabberciato. Peraltro la coalizione di centro destra- tuona Di Paolo- continua ad approvare atti bocciati sonoramente dal collegio dei revisori dei conti. C’è davvero poco da stare allegri malgrado i toni trionfalistici utilizzati dal sindaco Di Primio.” Il massimo esponente di Giustizia sociale, poi, entra nel dettaglio della delibera di assestamento di bilancio. “E’ figlia di un bilancio di previsione 2015 che poggia su entrate sovrastimate e difficilmente realizzabili. Non a caso i revisori hanno contestato l’insufficienza del Fondo rischi accantonato in caso di soccombenze giuridiche, gli importi gonfiati dei canoni idrici ascritti e, soprattutto, le cifre dei canoni ricognitori concessori raddoppiati, nel 2015, rispetto al biennio scorso”.
“Tutti motivi che hanno spinto i revisori a non comprovare l’assestamento di bilancio dell’ente- riprende Di Paolo- con il dirigente del settore finanziario del Comune che, malgrado gli sforzi, non è riuscito a replicare alle perplessità avanzate dal collegio di revisione contabile.”
Non basta. La maggioranza ha firmato, in tutta fretta, un emendamento al partito di delibera che rappresenta una variazione di bilancio vera e propria.
“Sono stati stanziati 117 mila euro in più per la sistemazione dell’asilo nido di piazza Carafa e 22 mila euro per la sostanziosa buonuscita da dare al sindaco in virtù dello scorso mandato elettorale. Ma l’importo di 117 mila euro- lamenta Di Paolo- non è stato specificato, come di contro la legge prevede in caso di impegni di spesa per opere pubbliche, e questa variazione di bilancio sarebbe dovuta passare in commissione. L’amministrazione Di Primio continua a navigare a vista sul bilancio e la cittadinanza, prima o poi, ne pagherà, purtroppo, le conseguenze.” Erano assenti in aula, infine, i revisori dei conti che hanno preferito stazionare in locali lontani dal consiglio comunale. “Nei giorni scorsi avrebbero comunicato all’ufficio di presidenza comunale che in città non ci sarebbero locali idonei per riunirsi in vista dei consigli. Un’affermazione che, se vera, è davvero grave- attacca Di Paolo- e lesiva nei confronti della nostra città governata da una maggioranza sempre più sorda alle vere necessità dei teatini”.