L’Aquila. ‘C’è bisogno di sicurezza: chiedo l’installazione di telecamere su tutto il territorio comunale e un immediato censimento della nuova popolazione aquilana. Il Comune dell’Aquila, la Prefettura, le Associazioni di Categoria devono creare un unico database composto dai vecchi e dai “nuovi” aquilani che compongono il sistema sociale post-sisma. Dobbiamo assolutamente conoscere i nomi e la composizione dei nuclei abitativi di italiani e non italiani che vivono sul nostro territorio comunale’, lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Comune dell’Aquila, Guido Quintino Liris.
‘Quali e quante persone vivono davvero nei Progetti Case e Map? Quante e quali sono le maestranze che attualmente lavorano nella ricostruzione della nostra città? E soprattutto, le associazioni di categoria danno puntuale comunicazione di dove vivano i lavoratori?
Chiedo pubblicamente al Sig. Prefetto, che si è pubblicamente espresso contro le “ronde private”, di supportare con forza queste legittime ed urgenti richieste.
L’esigenza di sicurezza è sempre più forte in città e non soltanto a seguito degli tragici eventi internazionali: siamo di fronte ad una emergenza furti in particolar modo nelle periferie e nelle frazioni. La popolazione è esasperata e sente lontane le istituzioni, a tal punto da immaginare ed organizzare sistemi di difesa privata. Le forze di polizia sono assolutamente insufficienti per le esigenze della realtà aquilana, in particolar modo alla luce della nuova distribuzione urbanistica post-sisma. L’Aquila, in passato, aveva l’ambizione di essere una città sicura, a misura d’uomo, con altissima qualità di vita, la città ideale dove mandare i propri figli per la formazione universitaria.
Oggi non è più così, e, ciò che è più grave, la mancanza di serenità e sicurezza, oltre a non rendere appetibile la nostra realtà all’esterno, sta portando gli aquilani stessi a maturare la decisione di andare via da qui, magari alla ricerca di contesti socioeconomici meno proibitivi.
Vanno posti immediati rimedi da parte delle istituzioni, prima che sia troppo tardi.’, conclude Liris.