“Speriamo che questa solfa un po’ indecente termini”. E’ stato questo il commento di Marco Pannella, presidente del Partito Radicale, rilasciato in una conferenza stampa questa mattina in città, in relazione all’impasse che ha caratterizzato in questi giorni l’evoluzione delle vicende legate all’elezione del Garante dei detenuti nella Regione Abruzzo.
Il leader radicale è intervenuto sulla sua candidata, Rita Bernardini, non eletta per sole tre schede all’ultima votazione presso il Consiglio regionale. “Posso dire personalmente che abbiamo vinto battaglie più difficili”, ha commentato Pannella, “Grazie a Rita Bernardini: non sono poche le regioni che sarebbero liete di poter far loro questa candidatura e questa nomina”.
Ha partecipato alla conferenza stampa anche Vincenzo Di Nanna, segretario di Amnistia Giustizia e Libertà Abruzzi, che per primo aveva lanciato l’appello per l’elezione della Bernardini e curato il ricorso al Tar vinto dalla candidata radicale che in un primo tempo dichiarata non eleggibile.
“Prima i precedenti penali per la disobbedienza civile volta alla legalizzazione della cannabis, tanto da dichiararla non eleggibile”, ha detto Di Nanna, “una volta riammessa, l’opposizione non la vota perché sostiene che sia la candidata di D’Alfonso. Insomma, prosegue questa scaramuccia inutile al Consiglio regionale e si perde di vista il punto fondamentale: dare attuazione a una legge inapplicata da più di tre anni, un’analogia con il Parlamento che non procede all’elezione dei tre membri mancanti della Consulta”.