Chieti. L’amministrazione comunale ha predisposto, in tutta urgenza, una delibera per la rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, la banca degli enti locali. Bruno Di Paolo, capogruppo di Giustizia sociale, attacca.
“La scelta della giunta Di Primio non è affatto condivisibile ed è di comodo. Il Comune, infatti, pagherà inizialmente una rata inferiore alla Cassa Depositi e Prestiti ma senza alcun vantaggio per la comunità. Anzi, aumenteranno di 8 milioni di euro- tuona Di Paolo- gli interessi che verseremo nei prossimi venticinque anni. Le future generazioni della nostra città, di conseguenza, saranno bloccate e gravate da un fardello economico immane considerando che agli oltre 8 milioni di euro di interessi in più per i prestiti contratti dal Comune per opere pubbliche si aggiunge il disavanzo da 29 milioni di euro il cui rientro è previsto nel prossimo trentennio di governo comunale”.
E’ in arrivo, quindi, un nuovo “regalo”, di certo poco gradito, ai giovani teatini attraverso una delibera che domani passerà al vaglio della commissione consiliare bilancio. Nel dettaglio l’ente si è aggrappato alla ciambella di salvataggio lanciata dal Governo che ha permesso di spalmare ulteriormente il monte debiti contratto dai Comuni con la Cassa Depositi e Prestiti, effettuando una rinegoziazione delle condizioni sottoscritte in un primo momento. Per il Comune di Chieti i prestiti ammontano a circa 87 milioni di euro che dovevano essere restituiti, inizialmente, entro il 2029. Adesso verranno spalmati, grazie alla mano tesa dallo Stato, fino al 2040. Il Comune risparmierà, nell’immediato, 834.320 mila euro ma gli interessi aumenteranno di 8.063.657 milioni di euro.
“Il debito come quota capitale non cambia ma gli interessi sì e come. Mi opporrò con tutte le mie forze in consiglio- annuncia Di Paolo- a questa delibera.” Peraltro nelle considerazioni della delibera si evidenzia come “la trasformazione di una passività esistente in un’altra con costi più allineati ai livelli di mercato” non prevede, si legge, “la creazione di nuovo debito”.
“E invece- fa notare Di Paolo- il nuovo indebitamento c’è per quanto attiene all’incremento esponenziale dei costi degli interessi.” In un altro passaggio della delibera, sempre tra le considerazioni, si sottolinea come “la valutazione della convenienza dell’operazione di rinegoziazione dei mutui non deve limitarsi all’aspetto meramente finanziario incidente sulle singole annualità ma anche all’aspetto economico dell’operazione. Le operazioni di rinegoziazione dei mutui devono ispirarsi al principio di convenienza finanziaria ed economica.”
“L’esatto contrario di ciò che avverrà per il Comune di Chieti. La giunta Di Primio spieghi alla città- incalza Di Paolo- dov’è la convenienza di questa operazione”.