Roseto. “Per identità storica e funzionale la Villa Comunale non può che essere il perno del ‘sistema cultura’della Roseto che vogliamo sia nei prossimi anni”, è questa la presa di posizione di Sabatino Di Girolamo, il candidato sindaco del centrosinistra rosetano, sceso in campo ufficialmente nella corsa alla carica di primo cittadino della prossima primavera.
“A Roseto è forte il bisogno di un luogo pubblico deputato alla cultura e alle sue diverse forme espressive e la Villa comunale ha una storia che la rende luogo ideale a questo scopo” ha continuato Di Girolamo, ricordando come negli anni, nella magnifica cornice della Villa e del suo teatro all’aperto, si siano tenute rassegne cinematografiche come ‘Roseto Opera Prima’, manifestazioni teatrali per bambini, rassegne di musica e danza classica e importanti momenti di promozione culturale come il premio di saggistica nel 2010.
“Per tutti i rosetani questo è il luogo simbolo della cultura cittadina e registi, attori e artisti di fama nazionale e internazionale, come ad esempio Michele Placido o Tinto Brass, sono rimasti affascinati da questo tesoro nel cuore della città, da sempre sinonimo di accoglienza qualificante degli eventi stessi. Con il coinvolgimento dei rosetani vanno individuate le migliori modalità di intervento per renderla fruibile tutto l’anno” ha concluso Sabatino Di Girolamo, ritenendo sicuramente utile al dibattito anche la nascita del comitato cittadino per il teatro presieduto da Mario Giunco.
Nel dibattito ha preso posizione anche il segretario cittadino del Partito Democratico Simone Tacchetti, il quale ha ribadito come “Il teatro, in quanto luogo di aggregazione, non può che essere collocato nel cuore della città e nessun luogo a Roseto può essere ritenuto migliore della Villa Comunale, vero cuore culturale e di rappresentanza della città dove trovano la propria sede anche l’ufficio cultura e turismo, la biblioteca, l’ufficio informagiovani e una biblioteca attrezzata per bambini. Nella nostra visione di città la Villa dovrà essere una vera e propria ‘Cittadella della Cultura’”.